Dopo il mid-season finale della scorsa stagione, si poteva ragionevolmente temere per The Flash, che rischiava di riproporre una puntata piatta e poco esplosiva rispetto all’occasione, ma da subito ci rendiamo conto con stupore e un po’ di soddisfazione che questa volta la serie fa sul serio e ha davvero intenzione di gettare lo spettatore nel vivo di questa terza stagione: ora, ovviamente The Flash non è Arrow, i cui mid-season finale sanno ormai da anni distinguersi per dei colpi di scena apparentemente epocali e mindblowing, ma di certo la valenza esplicativa e analitica che questo The Present assume non dispiace ai fan del Velocista Scarlatto.
Prima di tutto si entra più nel merito rispetto alla storyline che riguarderà il super-cattivo Savitar – aka l’ennesimo velocista che vuole essere il più veloce di tutti – grazie all’apparizione di Jay Garrick, che viene chiamato da un Barry alla ricerca di spiegazioni circa la minaccia che Terra-1 sta per affrontare.
Incontriamo il Flash di Terra-3 durante uno scontro con il doppelgänger di Trickster – a sua volta ispirato a un altro personaggio di reminiscenza fumettistica – e da subito diventa chiaro il suo ruolo all’interno dell’episodio: ancora una volta è infatti necessaria la figura di un mentore al nostro velocista e il sosia del padre che guarda caso condivide i poteri della Forza della Velocità sembra proprio la scelta più azzeccata. Inizia così la serie di spiegoni circa la nascita del primo velocista, che sembra impossibile sconfiggere o anche semplicemente eguagliare; l’unica cosa che si sa è come metterlo momentaneamente K.O., ossia chiudendo lo scrigno a cui lui è gelosamente attaccato.
L’altro grande contributo essenziale da parte di Jay è ovviamente la lezione morale – d’altronde non poteva mancare – che impartisce all’ingenuo e immaturo Barry, che dopo tutti i casini che ha combinato continua a voler viaggiare nel tempo. Insomma, per essere un agente della scientifica, non è poi così brillante. Serviranno infatti le parole del veterano per distogliere il ragazzo dal concentrarsi troppo sul suo imminente futuro e sulla caccia a Savitar e per convincerlo a godersi piuttosto il momento attuale: viene così svelato il duplice significato del titolo, che non si riferisce più solo al consueto scambio dei regali natalizi, ma simboleggia anche l’importanza del vivere nel presente.
Altra background story svelata in questo frangente è quella dell’adepto/profeta del Dio, Alchemy, la cui vicenda è per forza di cose legata al suo Signore. Ancora una volta però The Flash non riesce a giocarsi bene l’effetto sorpresa e, proprio come teorizzato qualche recensione fa, scopriamo che questa figura è a tutti gli effetti un pupazzo nelle mani di Savitar, che ne controlla le azioni e le parole: tuttavia si può accettare di buon grado questa scelta, che rappresenta finalmente una discontinuità con le stagioni precedenti, nelle quali sono venute a galla diverse figure di traditori.
Julian è infatti un’altra vittima di tutta questa storia, non meno di tutti i meta-umani creati da Alchemy/Savitar, e questo ci permetterà probabilmente di assistere ad una sua crisi d’identità potenzialmente intrigante e, soprattutto, all’evoluzione del suo rapporto con il Team Flash, sperando che non venga relegato al ruolo di comparsa stagionale.
I know your fear, I know your weaknesses, I know you better than you know yourselves. I know your destiny: one shall betray you, one shall fall, one will suffer a fate far worse than death. This is the knowledge I have for you about your everlasting damnation. I am the Future, Flash.
-Savitar
La scena in cui il Team riesce a parlare con il loro nemico assume dunque una grande centralità narrativa, perché permette di capire e apprezzare ancora meglio la forte presenza di questo super-cattivo: al netto delle solite frasi megalomani e tragiche che riecheggiano quelle di Zoom, su Flash e i suoi amici incombe adesso una terribile profezia che riesce a mantenere alta l’hype per la seconda parte di stagione, ma che rischia allo stesso tempo di essere risolta con poca originalità. Intanto, complimenti a Tom Felton per il suo sguardo glaciale e a Tobin Bell per averci terrorizzati con la sua voce da incubo.
Come se non bastasse, alla profezia si affianca una visione dovuta all’ennesimo viaggio inconsapevole di Barry nel tempo e, più nello specifico, al suo primo viaggio nel futuro. Una Spada di Damocle pende sulla testa di Iris West, pronta a cadere nel giro di qualche mese, e sarà dunque d’obbligo vedere come il Velocista Scarlatto riuscirà ad evitare questo terribile vaticinio, così come sarà d’obbligo – purtroppo o per fortuna – un maggiore spazio al loro legame: insomma staremo a vedere, ma per ora non si tratta certo della scelta più innovativa e felice, dato che di assistere ancora una volta alla povera principessa salvata dal suo valoroso cavaliere in tuta aderente ce ne frega davvero poco.
Sempre sul versante dei West, viene buttata in questo episodio – oltre che la love story tra Joe e Cecile – anche la storyline di Wally e del suo percorso per diventare Kid Flash, che purtroppo non convince per niente. Si parte a inizio episodio con la ormai abituale sfiducia da parte di tutti nel ragazzo per approdare poi alla tuta gialla come regalo di Natale da parte di tutta la famiglia, dopo aver visto il neo-velocista fallire miseramente nel tentativo di salvare Barry. Diciamo che un paio di episodi in più per dare maggiore coerenza ai comportamenti dei personaggi sarebbero stati sicuramente una scelta più gradita.
Poco contestualizzato è anche il crescente rapporto quasi paterno che si sta instaurando tra il giovane West e HR, che ne decanta le lodi quasi senza conoscerlo. Anche qui, nessuno mette in dubbio i parallelismi tra i due personaggi, considerati entrambi non all’altezza dai loro compagni, ma questo farli avvicinare quasi solo off-screen va sicuramente ad infierire sulla legittimità di questo legame, che sembra d’un tratto molto stretto.
Fortunatamente, a fare da contrappeso a questo rapporto buttato lì e poco esplorato, c’è la meravigliosa amicizia che unisce Cisco e Caitlin e che non ci stancheremo mai di ammirare. La fratellanza tra i due ragazzi – e tra loro e Barry – arriva sempre graditissima, con la sua purezza e la totale fiducia che essi nutrono reciprocamente: in particolare, in questo episodio in cui Vibe si trova a dover fare i conti con l’assenza del fratello e con le tentazioni di Savitar, che cerca di portalo al lato oscuro della Forza, saranno proprio le parole dell’amica a tirarlo fuori dall’illusione di riportare indietro Dante. Questa scena non è sicuramente qualcosa di nuovo per il pubblico, che assiste ormai a questo tipo di dinamiche da tre anni, ma permette di chiudere provvisoriamente il capitolo circa il lutto di Cisco. e di concentrarci sul suo futuro.
Allo stesso modo iniziano a prospettarsi nuovi sviluppi nella vita di Caitlin, che sembra iniziare a covare un certo interesse per Julian: se da un lato questo riproporre i soliti spunti narrativi è pesante e noioso per gli spettatori, dall’altro c’è sicuramente un certo interesse nel vedere se questo avvicinamento porterà la dolce dottoressa Snow a diventare qualcosa di diverso e completare la propria trasformazione in Killer Frost.
We may not be able to have a perfect Christmas, but we can have a white one.
E’ dunque arrivato il Natale a Central City e, come tutti gli anni, è il momento per noi di salutare per qualche tempo i suoi abitanti, che torneranno sugli schermi americani a fine Gennaio. Così, dopo un episodio ricco di eventi e momenti importanti che fanno sicuramente bene ad un winter finale nonostante forse limitino l’approfondimento di ulteriori vicende, è sulle note di Let It Snow che veniamo accolti in casa West per festeggiare la vigilia insieme a questi personaggi che, nonostante i loro poteri e le cose straordinarie che affrontano giorno per giorno, non smettono mai di mostrarci la loro piena umanità, un’umanità che sì, traspare anche nel bersi qualche bicchiere di eggnog di troppo mentre si passa il Natale proprio con le persone cui teniamo di più.
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The Flash + Harry Potter >>>>
Tom Felton al servizio dell'oscuro signore che parla di Pietra Filosofale! 🔝🔝#theflash
— nalics¹⭐☀ (@nalicaptbucky) December 7, 2016
Hype a mille
Non posso pensare che Savitar ha lanciato una profezia stile #TheOriginals e STO MORENDO D'ANSIA. I CAN'T. #TheFlash
— Des ✨ (@faithandfuture) December 7, 2016
Pensieri condivisi
ormai lo sto ripetendo ad ogni puntata, ma adoro la loro amicizia 💚#TheFlash #3×09 pic.twitter.com/pTOsYjh9zH
— 🌈Vale➴ (@fel5_smoak) December 7, 2016
Severi ma giusti
Veder morire Iris è stata una bella sensazione, peccato che non succederà mai #TheFlash
— tenthgrave (@harlecuinn) December 8, 2016
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