In un Freakout di qualche settimana fa, il mio amico Andrea aveva dissertato di analogie e differenze tra le trasposizioni su grande e piccolo schermo di DC e Marvel, arrivando a concludere che l’approccio della seconda era in definitiva più coerente e coeso. E dobbiamo dire che, dopo i primi episodi della nuova stagione di The Flash, l’evento Flashpoint è l’ennesima occasione sprecata nel cosiddetto Arrowverse a supporto di tale conclusione.
Il fatto di avere già a disposizione un universo così ben sviluppato avrebbe permesso alle quattro serie DC della CW di iniziare la nuova stagione col botto, se solo si fosse pianificato Flashpoint per avere un impatto pari anche solo a un quarto della sua trasposizione a fumetti. Un impatto che avrebbe non solo influenzato pesantemente anche le altre serie “cugine”, ma che avrebbe ridato credibilità all’intero Arrowverse, fin troppo adagiato sulla loro fanbase e che non onora certo quanto di buono avevano costruito le prime stagioni di Arrow. Perché, ammettiamolo, non basta dire che, nella realtà post-Flashpoint, Jon Diggle ha un maschietto invece che una femminuccia o introdurre Eobard Thawne in Legends Of Tomorrow per dare un’idea di coesione o di una visione generale dell’universo.
Paradox
Nel secondo episodio di The Flash – Paradox – vengono presentate tutte le differenze tra la timeline originale di Terra 1 e quella del dopo Flashpoint, nonché l’ennesimo tentativo di Barry di porre rimedio alle sue cazzate scelte egoistiche. Un episodio dove di fatto viene presentato il nuovo status quo della serie, che però, a conti fatti, va a risolversi nella presentazione del nuovo nemico, Alchemy, e nella giustificazione di alcune novità della serie, primi fra tutti Julian Dorn – nuovo collega della scientifica di Barry interpretato da Tom Felton, noto ai più per Harry Potter – e i poteri di Caitlin, conseguenza diretta della timeline alterata. Sebbene nell’episodio si voglia porre l’accento sulla diversità dei rapporti interpersonali tra i membri del team o sulle piccole differenze rispetto alla timeline originale, dopo appena un episodio, tensioni e criticità appaiono quasi superate o comunque facilmente assimilabili, come se anche noi iniziassimo a subire passivamente la nuova realtà dimenticando la precedente. Perché in fin dei conti, Iris e Barry si giurano ancora amore eterno, e questo è quello che interessa ai fan, fin troppo poco nerd – almeno a giudicare dai tweet sulla serie – e per lo più concentrati sull’amare o odiare i WestAllen, come vengono chiamati.
E quindi, alla fine della fiera, Flashpoint si traduce nel poter tranquillamente giustificare i nuovi poteri di Caitlin senza ricorrere al concetto di multiverso e nel presentarci il nuovo nemico – Alchemy appunto – che di episodio in episodio cercherà di portare la realtà di Flashpoint nella timeline di Terra 1 fino a – ci scommettiamo – donare i tanto agognati poteri a Wally West che potrà nuovamente vestire i panni di Kid Flash.
Paradox vorrebbe essere un episodio fondamentale per poter entrare meglio nelle logiche della nuova stagione, ma purtroppo serve solo ad evidenziare quanto limitata sia la visione dell’intero Arrowverse e a giustificare le future scelte narrative. Non si può introdurre un evento di così tale importanza come Flashpoint e poi negarne una qualsivoglia significativa influenza in Arrow ad esempio. Non dico che avrebbero dovuto far resuscitare Laurel Lance, ma quantomeno introdurre un cambiamento forte, almeno tanto quanto aver dato i poteri a Caitlin. O se non una scelta così eclatante, almeno una dinamica caratteriale diversa, e sì che la personalità di Oliver Queen è un tantino più complessa di quella di Barry Allen. Purtroppo, sembra che il ragionamento degli sceneggiatori sia stato più quello di darla a bere a quanti si aspettavano qualcosa di più ampio respiro solo per aver piazzato Felicity Smoak in una puntata e giustificare così i nuovi meta-umani in città.
Per tutte questa ragioni, per noi Paradox si merita appena due porcamiseria, solo perché abbiamo apprezzato l’ironia di vedere Dawson’s Creek alla TV proprio durante la scena con John Wesley Shipp, che – ricordiamolo – interpretò il padre di Dawson nella serie e che si rese peraltro protagonista di una delle morti più stupide che si siano mai viste.
Magenta
Un filo migliore è l’episodio successivo, che vede il ritorno di Harrison Wells e della figlia Jesse che – udite udite – ha acquisito la Forza della Velocità a scoppio ritardato. Il leitmotiv dell’episodio diventa quindi l’importanza dei poteri e se sia giusto o meno metterli sempre e comunque al servizio del bene. Parallelamente, le vicende amorose di Barry e Iris e la delusione di Wally di non essere andato incontro alla stessa sorte di Jesse, pongono essenzialmente sul piatto il più pericoloso degli effetti collaterali di Flashpoint: il messaggio che sembra passare di episodio in episodio è che i poteri sembrano essere ciò che vanno a definire la persona e renderla interessante. Al tempo stesso, aggiungiamo, viene fuori l’assoluta sterilità creativa degli sceneggiatori, incapaci di attuare un’introspezione psicologica dei personaggi, preferendo affidarsi al facile sensazionalismo dei poteri.
La struttura dell’episodio è francamente poco originale: solito meta-umano di turno – poco cambia se questi poteri vengono direttamente da Alchemy e Flashpoint – che porta scompiglio in Central City messo a bada dal Team Flash. L’introduzione di Jesse Quick e il ritorno di Harrison Wells portano però una ventata di freschezza e ci aiutano a passar sopra alla pesantezza della storyline amorosa tra Iris e Barry o dei piagnistei di Wally.
Due porcamiseria e mezzo per Magenta, solo perchè evidentemente Terra 2 ci piace decisamente di più di Terra 1.
Solo amore per i West…
Non so cos'abbia fatto di male Joe per avere due figli che insieme un cervello non lo fanno. E dire che lui è intelligente. #TheFlash
— Des ✨ (@faithandfuture) October 19, 2016
Voglio una linea temporale dove Iris almeno non rompa le palle #TheFlash
— yle (@stoopidcheerio) October 12, 2016
Prevedo che per il midseason Alchemy darà a Wally i poteri, e noi aspetteremo un mese per sapere se diventerà Kid Flash o no. #TheFlash
— we are the flash (@hiddlesthug) October 19, 2016
Beh sarebbe ora, almeno uno dei due West finisce di lagnarsi…
https://twitter.com/gzphpl/status/786326927330058241
Batti cinque!