DuckTales1×01 Woo-oo!

Series Premiere Paperino affida i nipotini Qui, Quo e Qua al loro plurifantastiliardario zio Paperon dé Paperoni, ignaro che questo li trascinerà in nuove, mirabolanti avventure alla ricerca di tesori nascosti. DuckTales ritorna con un reboot da manuale, che diverte con i meccanismi già collaudati trent'anni fa ma che sorprende con un inaspettato approfondimento dei personaggi.

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Se avete meno di 30 anni e non avete fratelli maggiori, probabilmente il nome DuckTales vi dirà ben poco, ma se siete nella folta schiera dei nati negli anni Ottanta le avventure di Paperon dé Paperoni e dei suoi nipotini Qui, Quo e Qua avranno quasi sicuramente allietato parecchi pomeriggi della vostra infanzia. I pomeriggi di Solletico o del Disney Club portavano quasi sempre in dote un episodio delle Avventure dei Paperi, e se state leggendo questo articolo è probabile che, come il sottoscritto, abbiate consumato la videocassetta di Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta – magari registrata a Natale su Rai Uno – film basato proprio su questa serie. Sull’onda delle recenti operazioni nostalgia messe in atto da quasi tutti gli studi e i network televisivi, anche DuckTales era in lizza per un attesissimo comeback che potesse sì accalappiare gli ormai invecchiati spettatori di allora, ma anche conquistare i ragazzi di oggi con le stesse avventure. Quel giorno è finalmente arrivato, anticipato da teaser, cortometraggi e dalla nuova sigla; resta però la domanda fatidica: al netto dei gusti personali sul nuovo design dei personaggi, il nuovo Ducktales com’è?

La nuova serie – che, lo ricordiamo, è un reboot – inizia esattamente come quella vecchia, con Paperino che affida i nipotini a Zio Paperone, l’inizio di una lunga serie di avventure che porterà i ragazzi dalla noiosa vita in barca con lo zio agli angoli più remoti e misteriosi del pianeta con Paperone. Ma le similitudini con il primo, storico episodio finiscono qui, perché fin da subito capiamo – per chi ricorda la vecchia serie – che il lavoro di approfondimento e di rielaborazione del background dei personaggi è stato studiato nei minimi dettagli. Qui, Quo e Qua ora hanno in comune solo la rassegnazione nell’avere uno zio scapestrato, irascibile ed iperprotettivo, mentre tutto il resto è volto a dare ad ognuno dei fratelli la propria, distinta personalità. È Quo, quello blu, il fratello di mezzo, ad attirare su di sé i riflettori in questo lungo pilot: dopo aver sentito zio Paperone dire che “la famiglia è solo fonte di problemi”, Quo fa di tutto per dimostrare quanto anche loro siano meritevoli di attenzione e non solo dei semplici bambini pestiferi da rinchiudere in una stanza con un sacchetto di biglie.

Tutto è volto a dare ad ognuno dei nipotini la propria, distinta personalità

Ci sarà sicuramente modo nei prossimi episodi di approfondire sia Qui e Qua sia il rapporto tra i tre fratelli, legatissimi tra loro ma talvolta in conflitto. Intanto, però, il pilot di DuckTales ci fa conoscere la nuova versione di Gaia, la nipotina di Tata Beakley. Chiamata – come nella vecchia serie – a dare un tocco di femminilità ad una gang di paperi altrimenti totalmente maschile, rispetto ad allora è cresciuta (ora ha l’età degli altri nipotini) e soprattutto è totalmente fuori di testa: appassionata delle storiche imprese di Paperone, e più in generale ossessionata dall’intera Famiglia dei Paperi e desiderosa di farne parte, la nuova Gaia è semplicemente travolgente, nevrotica, esplosiva e, al contempo, tanto bisognosa di amici. Insomma, un restyling dovuto e decisamente riuscito.

E gli adulti? Rispetto ai nipoti, la caratterizzazione dei paperi più grandi ha subìto molte meno modifiche. Paperino è sempre Paperino: in questa nuova serie è protagonista al pari degli altri, ma rimane sempre il solito, adorabile sfigato cronico che prova un amore sconfinato per i propri nipotini, anche quando gli danno fuoco alla barca. Anche Zio Paperone è sempre lo stesso, avaro e scorbutico, annoiato dalla vita sedentaria da anziano papero d’affari, che viene però letteralmente travolto e rimesso in carreggiata dall’entusiasmo e dalla vivacità dei quattro ragazzi. E Jet McQuack è sempre lui, fonte di risate assicurate ogni volta che mette il becco in scena. Non tutto però è rose e fiori: la prima delusione arriva da Tata Beakley, aggiornata sia nel look che nella personalità ma che forse ha ancora bisogno di tempo e spazio narrativo per emergere, mentre il primo villain, Cuordipietra Famedoro, non sembra all’altezza della sua precedente versione (anche se il video di orientamento dei nuovi dipendenti ha il suo perché).

Il DuckTales del 2017 attinge a piene mani dalla storia fumettistica della Famiglia dei Paperi

Intuiamo, comunque, che c’è molto di più sotto la superficie: Paperino e Paperone non si parlano infatti da diversi anni, nonostante tutte le incredibili avventure vissute insieme tempo prima. Che c’entri forse l’incredibile cliffhanger finale? Già, perché a quanto pare il nuovo DuckTales si è messo in pari con le logiche delle attuali serie televisive, chiudendo il lungo pilot con una scioccante rivelazione (di cui parleremo approfonditamente a fine articolo, per evitare spoiler) e facendo presagire la presenza di una trama orizzontale a contorno delle classiche avventure dei Paperi. Di sicuro, forse ancora più della vecchia serie, il DuckTales del 2017 attinge a piene mani dalla storia fumettistica della Famiglia dei Paperi e i dettagli sparsi in tutto l’episodio a richiamare quest’attenzione al materiale d’origine sono davvero tanti: i quadri appesi alla McDuck Manor sono veri quadri a olio di Carl Barks, il creatore di Paperone, mentre la genealogia tracciata da Gaia corrisponde a quella “ufficiale” di Don Rosa nella sua Saga di Paperon dé Paperoni, giusto per dirne un paio.

Insomma, DuckTales si mostra finalmente al pubblico del 2017 e lo fa in maniera travolgente, mixando sapientemente tantissimo humor, il gusto dell’avventura e dell’esplorazione, e un inaspettato approfondimento psicologico dei personaggi che getta nuova luce sull’intera Famiglia dei Paperi, che in ottant’anni di storia ancora non ha smesso di regalarci nuove storie e nuove emozioni.

4.5

 

Note da Paperi (spoiler alert)

  • Non solo fumetti: nell’episodio ci sono diversi riferimenti anche al già citato Zio Paperone alla Ricerca della Lampada Perduta. La lampada stessa compare infatti nella “stanza dei segreti”, mentre gli scorpioni giganti che aprivano il film si mostrano già nella sigla.
  • Ci sono diversi richiami anche alle altre serie che negli anni Novanta componevano il cosiddetto Disney Afternoon: viene citata la città di St. Canard, dove risiede il supereroe Darkwing Duck (che, è stato confermato, farà una comparsata in questa serie), e ci è sembrato anche di scorgere Roxanne, la cotta di Max (il figlio di Pippo), al colloquio di lavoro di Paperino alle industrie Famedoro.
  • Nella scena finale, Quo scopre che anche la madre, Della Duck, prendeva parte alle avventure di Paperone insieme al fratello Paperino. È la prima volta che l’esistenza di Della viene citata apertamente in un cartone Disney dai tempi del corto che introdusse i nipotini nel 1938, ma dato che il fato di Della non è mai stato chiarito nemmeno nei fumetti, siamo forse di fronte a una svolta storica dell’universo disneyano?

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