Dark | SpecialiI misteri di Dark spiegati: facciamo luce sui punti oscuri

Con quante domande vi ha lasciato Dark? Siete confusi e in balìa dei paradossi temporali? SerialFreaks ci mette del suo per dare qualche risposta, facendo un po' di luce in mezzo a tutta questa oscurità.

Dark non è una serie sci-fi semplice, per tutta una serie di motivi. In primis l’interconnessione tra le linee temporali confonde le acque e intorbidisce i nessi causali tra il 1953, il 1986 e il 2019, le tre annate centrali della storia. Noi di SerialFreaks facciamo il punto di quello che succede negli ultimi episodi, con un focus sull’assurdo finale di stagione. Ovviamente, se non siete sul pezzo con gli episodi chiudete immediatamente questa scheda – e passate alla nostra recensione spoiler-free.

Il Controllo del Tempo

Il fulcro della vicenda è il loop temporale in cui si trovano i protagonisti di Dark. Noah, il presunto villain della serie, lo rende chiaro proprio nel season finale:

Noah: La maggior parte delle persone sono solo pedine su una scacchiera, guidati da una mano sconosciuta. […] Jonas, Mikkel, i ragazzini, sono solo stati sfortunati, delle inevitabili mosse di scacchi nell’eterna lotta tra il bene e il male. […] Finché saremo in questo anello temporale noi, che ne siamo consci, ci assicureremo che tutto si ripeta esattamente come è stato prima.

Di fatto, la missione di Jonas adulto, col proposito di interrompere il loop, non fa altro che metterlo in moto, innescando il contatto tra l’Helge Doppler bambino e Jonas adolescente e il viaggio di quest’ultimo nel 2052, che presumibilmente lo porterà a diventare come lo vediamo, senza identità in viaggio tra epoche. L’interesse di Noah è di mantenere tutto come prestabilito, manipolando tutti affinché facciano scorrere gli eventi come li abbiamo visti – inclusa Claudia, che vorrebbe interrompere il ciclo ma è portata dagli eventi ad assecondare proprio il piano del sacerdote.

Sic Mundus Creatus Est

La frase incisa sui portali nella caverna è parte di un testo più grande, facente capo alla filosofia esoterica di Ermete Trismegisto. La Tavola di Smeraldo reca tale testo, ed è tatuata sulla schiena di Noah assieme alla triquetra che connette le tre epoche di Dark. L’ossessione del villain per il continuum spazio-temporale si fa palpabile, come anche la ferma convinzione nel mantenimento del loop tra anni ’30, anni ’80 e giorni nostri.

È vero senza menzogna, certo e verissimo, che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli di una sola cosa.

L’interconnessione è l’elemento centrale della filosofia, in cui tutto è mutualmente dipendente, passato con futuro e futuro con passato e, finché ci sarà il wormhole creato da Jonas adulto, il loop rimarrà chiuso.

Claudia e Noah

Se Noah, per il momento, tiene a conservare immutato il loop temporale, Claudia Tiedemann continua a fallire nel proposito opposto. Da bambina perde il barboncino Gretchen nelle caverne, che viene portato da Helge adulto nel 1986 alla Claudia adulta, spingendola a porsi domande sui viaggi nel tempo, complice il libro di Tannhaus.

Da quel momento alla sua ricomparsa nel 2019 si sa poco, se non queste confuse nozioni:

  • Claudia è anche nel 2052, ha costruito la mappa che lega tutti gli attori della vicenda, e da lì si presume istruirà Jonas.
  • Nel 2019 trova il corpo di Mads, e dà a Tronte e Peter il compito di portarlo dove dovrebbe essere trovato, oltre a fornir loro l’elenco delle “aperture” del portale tra le tre epoche.
  • Ha con sé il progetto della macchina crea-wormhole, e lo porta nel 1953 a Tannhaus.

In definitiva, le azioni di Claudia hanno un esito contraddittorio, portando alla creazione del loop temporale invece della sua distruzione, quindi l’unica conclusione a cui si può arrivare è che Noah abbia pilotato gli eventi sin dalla scomparsa di Gretchen, usando Helge.

Helge e Jonas

Il ruolo di questi due personaggi, soprattutto alla luce degli eventi del finale, simboleggia una perfetta dualità: Jonas avrà il ruolo di braccio destro di Claudia, come Helge ha avuto il medesimo ruolo nei confronti di Noah. Il loro contatto attraverso il varco sancisce in un certo senso il loro ruolo, e in retrospettiva si può dire che Noah parta da quel momento a spostare Helge sotto la sua ala.

Da adulto, il braccio destro del sacerdote è stato il di aiuto nelle sperimentazioni nel bunker, mietendo vittime innocenti, utili solo ad “allenare” la fallimentare macchina del tempo di Noah. I corpi dei bambini riescono a passare di epoca senza vita, con gli occhi carbonizzati e i timpani esplosi, mentre Helge recupera i cadaveri, lasciandoli tuttavia in epoche diverse da quelle di loro appartenenza.

Di una cosa per Jonas siamo certi: nonostante la situazione precaria degli ultimi istanti del finale nel 2052, in qualche modo riuscirà a ottenere la lettera lasciata a Ines da Michael/Mikkel, e la spedirà al suo sé adolescente, lasciando che, ancora una volta, il futuro modifichi il passato.

Bartosz e il Diavolo Tentatore

Bartosz è scelto da Noah, per qualche motivo, come sua futura spalla – a fronte della morte di Helge, il suo ruolo potrebbe essere determinante nel 2052. Si avverte il rimando a un caposaldo della letteratura europea, il Faust di Goethe, citato anche nel quarto episodio: Bartosz è l’analogo del Faust, tentato da Noah, il diavolo, che gli promette conoscenza in cambio della sua anima.

In una serie fatta di evoluzioni tra passato, presente e futuro, ci sentiamo tuttavia di escludere che Noah sia Bartosz nel futuro, sia per il diverso colore degli occhi – l’azzurro di quelli di Noah è praticamente glaciale – sia per la poca aderenza del carattere del ragazzo a quello del sacerdote. Mentre inoltre Bartosz si configura come futuro alleato di Noah, l’altro braccio destro, Helge, trova la sua chiusura del cerchio, in cui il sé adulto uccide il sé anziano nell’incidente d’auto che vediamo nel finale.

Dark è stato un viaggio intricato, con sostanziosi rimandi all’esoterismo e alla letteratura. Il paradosso temporale è difficile da sciogliere e da comprendere in ogni sua sfumatura e diramazione. Forse ci è sfuggito qualcosa, o forse abbiamo commesso qualche imprecisione, ma per questo non vi resta che scorrere e lasciare i vostri commenti e le vostre teorie, per quanto ancora lontana sia la seconda stagione.