La Casa de las FloresSeason 1 Recap – Sa-lú-da-me-al-Ca-cas

Vivono una vita agiata, fatta di lussi e apparenza. Il loro negozio di fiori è rinomato. Il quadro familiare dei De La Mora sembra perfetto, almeno fino a quando un suicidio non stravolgerà definitivamente le loro vite.

7.2

So-mos u-na fa-mi-lia dis-fun-cio-nal, ra-ra, pe-ro so-mos u-na fa-mi-lia

No tranquilli, non leggerete un’intera recensione sillabata, però chi ha già visto questa serie avrà colto il riferimento al suo carattere più distintivo, ovvero la voce di Paulina De La Mora.

Nella sua offerta sempre più aperta verso le produzioni internazionali – tra tutte potremmo citare la serie brasiliana 3% e la nostrana Suburra– Netflix propone in questo Agosto 2018 una produzione messicana, una dark comedy – così definita ma che di dark ha oggettivamente ben poco – dal titolo La Casa de las Flores, che incuriosisce tanto per la sinossi quanto per la presenza nel cast di Veronica Castro, regina incontrastata delle telenovelas anni’80. E già sai che il trash è lì pronto ad aspettarti al varco.

La Casa de las Flores è però a tutti gli effetti un family drama, con tantissimi punti di contatto con Brothers & Sisters, forse più di quanti avremmo voluto: l’impianto narrativo scandito dall’apertura di un vaso di Pandora fatto di segreti e rivelazioni sconvolgenti, le tematiche coinvolte, lo sviluppo dei personaggi principali, tutto ricorda inesorabilmente la serie con protagonista Sally Field.

La casa de las flores recensione

I De La Mora sono una famiglia ben in vista, proprietari di un conosciuto e rinomato negozio di fiori dal nome appunto La casa de las Flores: la loro è una vita fatta di lussi, perbenismo e apparenze da mantenere a tutti i costi, nonostante gli equilibri tra i membri della famiglia siano tutt’altro che solidi. Durante una delle tante celebrazioni dei De La Mora, il suicidio di quella che si scoprirà essere l’amante del capofamiglia, Ernesto, porterà alla luce tutta una serie di segreti che mineranno e non poco tale fragile equilibrio: una doppia vita, una figlia illegittima, l’esistenza di un’altra Casa de Las Flores – un cabaret di drag queen – gestito da Ernesto e dalla sua amante, con l’aiuto della figlia Paulina, l’unica a conoscenza di tali segreti.

L’esistenza perfetta di Virginia De La Mora – interpretata dalla Castro – si rivela essere una bolla di sapone e quella che dapprima si profila come una vendetta nei confronti del marito, che finisce in carcere proprio a causa sua,  le si ritorcerà contro, mettendo in pericolo la soppravvivenza stessa dell’attività di famiglia. Al di là delle vicende puntuali narrate nei tredici episodi, la stagione è il racconto di una metamorfosi, quella che vede Virginia trasformarsi da donna borghese a madre leonessa che tutela la propria famiglia, fino alla consapevolezza di sé e la ricerca della propria felicità.

La casa de las flores recensione

A dividere il fardello di responsabilità e preoccupazioni, la figlia Paulina, la maggiore, spesso mortificata dalla madre perché rea di aver coperto la doppia vita del padre, constantemente intenta a risolvere le beghe economiche e sociali della famiglia. Per sollevare le sorti dei De La Mora ingoierà rospi, trascurerà i suoi doveri di madre, dovrà ricorrere controvoglia all’aiuto dell’ex marito José Maria/Maria José, che l’abbandonò proprio per intraprendere il suo percorso di transizione. In ultimo, dovrà anche fare i conti con una rivelazione inaspettata e shockante circa il suo passato.

I De La Mora sono quasi la versione messicana degli Walker, con una tinta in meno di drama, optando piuttosto per i colori pastello, con meno vino e più sesso

Quello di Paulina è forse il personaggio più complesso e controverso, ma anche quello che tutti coloro che hanno visto la serie in lingua originale ricorderanno. Il suo modo di parlare è infatti diventato un fenomeno virale e i meme ispirati dalle frasi sillabate di Paulina popolarissimi: una cadenza esasperata ed esasperante, quasi sillabata, nella serie imputata a un consumo eccessivo di ansiolitici, che non solo marca la drammaticità e l’isteria del personaggio ma che è diventato vero e proprio marchio di fabbrica de La Casa de Las Flores, tanto che l’attrice che la interpreta – Cecilia Suárez – ha sottoscritto una clausola con Netflix che le impedisce persino di imitarla in interviste e uscite pubbliche.

Attorno poi alle vicende di Virginia e Paulina, girano quelle degli altri componenti del clan: tra tutti il figlio Julián e la figlia minore Elena. Per loro i grattacapi sono più di natura sentimentale, incentrati fondamentalmente sulla loro incapacità di impegnarsi in una relazione seria e sul non essere sicuri di cosa volere dalla vita. Il personaggio di Julián – assieme a quello di Maria José – apre poi le porte alla tematica dell’omosessualità e della bisessualità, e seppure in chiave comica e molto alla lontana, alla condizione delle persone LGBTQ+ nella società messicana odierna.

La casa de las flores recensione

Ciò che stona un po’ come detto in apertura, sono i troppi punti di contatto – chiaramente non voluti – con Brothers & Sisters. I De La Mora sono quasi la versione messicana degli Walker, con una tinta in meno di drama, optando piuttosto per i colori pastello, con meno vino e più sesso: Virginia, Paulina, Julián ed Elena sono – in misura più o meno minore – gli omologhi di Nora, Sarah, Kevin e Kitty. Se a questo aggiungiamo amanti segrete, le vicende che ruotano intorno alle aziende di famiglia e una manciata di figli illegittimi, la memoria non può che tornare alla ben più nota famiglia di Pasadena.

Per tirare le somme, i tredici episodi de La Casa de Las Flores si fanno vedere velocemente, sono gustosi e ci regalano tutto quello che possiamo desiderare da una serie estiva, leggera, fresca, divertente.

 

Porcamiseria
  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 6.5/10
    Tecnica - 6.5/10
  • 7.5/10
    Emozione - 7.5/10
7.2/10

In breve

Per tirare le somme, i tredici episodi de La Casa de Las Flores si fanno vedere velocemente, sono gustosi e ci regalano tutto quello che possiamo desiderare da una serie estiva, leggera, fresca, divertente. Un po’ di originalità in più non sarebbe guastata però l’incedere di Paulina vale davvero tutta la serie.

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8.5/10 (2 votes)

Porcamiseria

7.2

Per tirare le somme, i tredici episodi de La Casa de Las Flores si fanno vedere velocemente, sono gustosi e ci regalano tutto quello che possiamo desiderare da una serie estiva, leggera, fresca, divertente. Un po' di originalità in più non sarebbe guastata però l'incedere di Paulina vale davvero tutta la serie.

Storia 7.5 Tecnica 6.5 Emozione 7.5
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