Anche i duri hanno un cuore, si dice; anche a New York, a quanto pare. La puntata dei sentimenti: così potremmo chiamare questa “Burning Bridges” dai risvolti sorprendentemente emozionali, una piacevole sorpresa che mostra finalmente il cuore aperto delle due newyorkesi più sballate della televisione. Broad City non ha mai, in quasi trenta episodi, messo sulla scena le emozioni di Ilana e Abbi; anzi, con il suo atteggiamento perennemente scanzonato e libertino ha sempre affrontato la tematica amorosa con estrema leggerezza e spudoratezza. C’erano le infatuazioni di Abbi, che si concludevano allo stesso modo repentino in cui iniziavano, e c’era l’apertissima relazione di Ilana con Lincoln; ora si pagano le conseguenze di questi atteggiamenti: i partner per la prima volta hanno una voce in capitolo, una voce bella forte, che costringerà le due ragazze a fare i conti con la propria coscienza.
Arriviamo preparati alla decisione di Lincoln: nel corso delle puntate, già dalle precedenti stagioni di Broad City, lo stranamente simpatico scopamico ha sempre manifestato una certa insofferenza all’estrema libertà sessuale di Ilana, un malessere causato dalla nascente voglia di una relazione più stabile e mai ascoltato dall’esuberante ragazza. Non un fulmine a ciel sereno dunque, se non per Ilana, che ci spezza il cuore con la sua reazione alla notizia, sforzandosi di non far trasparire alcun dispiacere con i suoi soliti atteggiamenti clowneschi ma lasciando intravedere nello sguardo un cuore infranto, e soprattutto, che non si aspettava di poterlo essere. Se ne va correndo, o scappando.
Le sue giornate passano dunque dalle passeggiate tra le bolle di sapone a fare le ruote per improbabili rivelazioni linguistiche (“Madonna, Rihanna… Ilana!”), al provarci in modo esageratamente esplicito e volgare con chiunque si trovi sotto tiro (“Make me a vaginia-colada!”). Ilana maschera la sua disperazione con una effimera quanto fastidiosa ricerca di sesso facile. La presenza dei genitori (Susie Essman e Bob Balaban molto anonimi), che proprio in quel giorno festeggiano il loro 35esimo anniversario di matrimonio, non fa altro che peggiorare la situazione e improvvisamente la dura Ilana, che ha sempre fatto della libertà sessuale e del femminismo sfrenato la sua ragion d’essere, scoppia in un fiume di lacrime. La delusione di Lincoln – che le ritorna il “cock ring” ma si tiene la scarpa/borsa di Blake Griffin – mette in dubbio le sue certezze per la prima volta. Che sia l’occasione per vedere una Ilana alla ricerca di una relazione stabile?
He met some beautiful queen – A real queen? – No, a queen like, like us.
Abbi continua la sua felice e segreta tresca con Trey. L’infatuazione non è solamente fisica, per quanto la ragazza non voglia ammettere il contrario. Il problema è quando il rapporto si avvia, tramite un’evoluzione più o meno chiara, verso il romanticismo: la ricerca di un outfit da scopamica (Bevers esperto di moda è una chicca), il brindare al presente “To how it is, now, presently”, sono tutti sforzi per mantenere ad un livello superficiale la relazione che si riveleranno inutili perché l’equivoco è dietro l’angolo – precisamente, a due tavoli di distanza. La scena dello scampato soffocamento al ristorante è un tributo a Mrs Doubtfire: ne ripete le inquadrature, la dinamica, e gli attori – sì, la cameriera è Mara Wilson, la bambina, cresciuta, del celebre film del 1993 con Robin Williams. Trey che esce dal locale proprio mentre Abbi sta sminuendo il loro rapporto, invece, è un tributo alla banalità delle sceneggiature holliwoodiane.
Tutto si risolve, come è giusto che sia in Broad City, con una canna nella vasca da bagno -immaginiamo che il divano sia occupato da Bevers con il suo pollo arrosto-. Abbi ammette che Trey inizia a piacerle sul serio, Ilana è ancora in sofferenza per Lincoln: insomma, le nostre due amiche iniziano a fare i conti con i sentimenti, fino ad ora elusi, “skippati”, evitati come le bandierine di uno slalom. Broad City compie un passo avanti: d’altronde, siamo alla fine della terza stagione ed un piccolo cambiamento di tono era necessario. Siamo sicuri che le due comiche, attrici e scrittrici impeccabili dell’episodio, sapranno trovare la giusta dimensione tra la spensieratezza che le ha sempre caratterizzate e questa nuova veste adulta.
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sto male male male #broadcity pic.twitter.com/D2lvzXh3Cr
— Francesco (@Pioggiadimarzo) April 9, 2016
La citazione di Mrs. Doubtfire giusto per ribadire ancora una volta che questa stagione è semplicemente fantastica. #BroadCity #BC3
— Giacomo (@GiacoB) April 8, 2016
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