Black Mirror3×04 San Junipero

San Junipero non è come tutti gli altri: forse è stato girato per dare un sospiro di sollievo agli amanti di Black Mirror. Ambientazione anni '80, due protagoniste donne, e tanta bella musica per rendere il pianto molto più facile.

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Forse Charlie Brooker, scrivendo questo quarto episodio di Black Mirror, ha voluto concedere una pausa ai suoi spettatori. Perché San Junipero non è il “classico” episodio distopico e crudele, che ti toglie il sonno come Playtest, o come Nosedive che ti fa pensare su due volte prima di mettere un like ad una foto su Instagram. San Junipero è un’immersione nelle emozioni ancestrali che suscitano l’amore e la morte, sostituendo l’amaro in bocca delle situazioni ansiogene degli altri episodi con il salato delle nostre lacrime.

black mirror 3x04 san junipero

Già la sinossi di Netflix suggeriva un episodio diverso dagli altri, perché infatti siamo negli anni ’80, e una giovane ed impacciatissima Yorkie (che ricorda un po’ Barb di Stranger Things, e che è interpretata da Mackenzie Davis) si appresta ad entrare da Tucker’s, che è difficile definire solo discoteca: oltre alla pista da ballo ci sono una sala biliardi e i videogiochi arcade, e già qui è facile immaginare come chi è cresciuto in quegli anni abbia sobbalzato alla vista di Bubble Bubble, Top Speed e di Pac-Man.

black mirror 3x04 san junipero

Nel locale c’è anche quella che si può considerare la nemesi di Yorkie, Kelly (Gugu Mbatha-Raw), estroversa e disinibita. Tra le due scatta subito qualcosa. Quella che sembra la prima avventura fuori casa di una ragazzina fa lentamente emergere il tema del futuro su cui si basa ogni episodio di Black Mirror: i protagonisti infatti viaggiano nel tempo, cambiando ambientazione ad ogni “ingresso”, e ad accompagnarci in questi salti sono le canzoni di quegli anni. Da C’est La Vie di Robbie Navil a Walk Like an Egyptian delle Bangles, da Can’t Get You Out of My Head di Kylie Minogue a Ironic di Alanise Morissette: ogni canzone è un tuffo nel nostro passato che ci lascia a bocca aperta e ci incolla allo schermo, e vogliamo sapere cosa succede, e perché succede.

San Junipero è un luogo che non esiste sul piano reale, dove la gente va il sabato sera, scegliendo un’epoca diversa a piacere, per sballarsi e divertirsi, ma come sempre c’è qualcosa di più sotto.

Un dialogo è però cruciale per iniziare a capire la realtà raccontata da Black Mirror:

Yorkie: How many of them are dead? Like, what percentage?
Kelly: As in full-timers? 80, 85.

Kelly e Yorkie infatti sono vive, ma molti altri sono “morti” che continuano a vivere nella realtà virtuale creata ad hoc nel futuro. Mentre le due protagoniste possono usufruire di una versione trial di cinque ore, i “residenti” sono defunti da tempo, e continuano in quello che sembra esser stato progettato come un paradiso eterno di divertimento e spensieratezza.

La vita reale delle due protagoniste, che sono molto anziane, è molto triste per Kelly – rimasta vedova dopo un matrimonio di quarant’anni – ma tragica per Yorkie, che per quei quarant’anni ha sempre vissuto come tetraplegica, costretta ad un letto d’ospedale per quasi tutta la sua esistenza, e che ha programmato la propria morte per poter passare il resto del proprio tempo cosciente a San Junipero. In questo futuro distopico infatti è possibile caricare la propria mente nel Cloud, e continuare la propria esistenza nella realtà virtuale.

black mirror 3x04 san junipero

Il tema etico di Black Mirror, invece di diventare il vero protagonista dell’episodio, torna a fare da sfondo al racconto principale, ovvero la storia d’amore tra le due protagoniste: Yorkie alle prese con il suo primo vero innamoramento, Kelly combattuta dal voler porre fine alla propria vita senza passare l’eternità a San Junipero. Le emozioni si caricano di aspettative, in noi che guardiamo i timori adolescenziali di Yorkie, una donna che non ha mai vissuto la propria vita, e quelli di Kelly, che invece ha vissuto tutta la sua esistenza al massimo e vuole divertirsi un po’ prima che la malattia faccia il suo decorso finale.

black mirror 3x04 san junipero

Può essere considerato il paradiso un non-luogo virtuale dove la propria coscienza viene semplicemente caricata in una realtà fatta di nostalgia del passato? Kelly è determinata a morire come il defunto marito, e questo sembra quasi l’ultimo atto di ribellione contro un sistema che sembra aver finalmente sconfitto la morte. La vita eterna però ha un prezzo: perdita di sensibilità ai sapori, alle sensazioni, alle emozioni, che spinge i “residenti” di San Junipero verso Quagmire, un posto dove tutto è concesso, tutto è spinto al limite, tutto è decadente e grottesco. É possibile che sia questo il paradiso, o è forse l’inferno?

Uploaded to the Cloud, sounds like Heaven!

E gli altri che sono morti prima della creazione di San Junipero, sono forse in un altro paradiso, quello descritto dalle religioni? O sono nel nulla, come ne è convinta Kelly, che vuole comunque seguire la scelta del marito? Il lieto fine di questo episodio è una carezza al cuore rispetto al solito pugno nello stomaco a cui Black Mirror ci ha abituati. Le tematiche distopiche ci sono tutte, il futuro è imminente e crudele, ma per una volta questa serie ci concede un messaggio di speranza, e lo fa nel modo migliore, concludendo sulle note dell’eterna Heaven is a Place on Earth di Belinda Carlisle, nel raccontare quella che in fondo è solo una bellissima storia d’amore.

5

 

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Ed ecco la Playlist di tutte le canzoni presenti in San Junipero: figurati se non saltava fuori, grazie <3

 


 

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