Better Call Saul4×02 Breathe – 4×03 Something Beautiful

Mentre si affrontano gli ultimi strascichi della tragedia Jimmy fa finta di cercare un nuovo lavoro, mentre Kim fa i conti con se stessa e col suo desiderio di proteggerlo. La guerra intestina tra Fring e i Salamanca continua a fare vittime, arrivando ad un momento cardine per noti sviluppi futuri.

9.2

In Better Call Saul ci troviamo davanti a due episodi che hanno un ruolo pivotale nel definire il futuro di Jimmy e Kim da un punto di vista sentimentale, nonché quello di Gus Fring e della sua scalata al potere per mezzo di Nacho e Victor. Lo stesso Victor che verrà ucciso da un taglierino è il braccio destro più solerte quando si tratta di eliminare gli scagnozzi dei Salamanca, e riesce egregiamente nel suo ruolo da sorvegliante. Gus stesso ha piani lungimiranti per la convalescenza di Hector Salamanca, tanto da introdurre una specialista che possa aiutarlo a rimettersi sufficientemente in sesto da avvertire appieno la sua futura, meditata vendetta.

Così era nei piani, ma sappiamo benissimo da Breaking Bad come tutto verrà stravolto e come la morte coglierà ognuno dei presenti. Ciononostante, vedere gli eventi convergere inesorabilmente verso ciò che conosciamo è parecchio soddisfacente, specialmente in Breathe: tornano tutte assieme parecchie future vittime di Walter White e soci, da Lydia Rodarte Quayle e le sue nevrosi, quando Mike si dimostra fermo nella sua idea di mettere alla prova la traballante sicurezza della Madrigal, passando per i fratelli Salamanca e la loro inflessibilità davanti al letto di Hector – in uno dei pochissimi momenti comedy dell’episodio; vediamo soprattutto quanto il desiderio di vendetta di Fring non si sia affievolito negli anni, in una quest personale che attraversa sia Better Call Saul che Breaking Bad.

Jimmy non è ancora entrato nelle spire di Fring e della sua associazione, ma vive nella menzogna rifiutando lavori che non solleticano la sua avventurosità, con uno spirito intollerante verso gli approcci al lavoro troppo approssimativi – un po’ come Mike verso la Madrigal. Ciò che lo tiene ancorato al buonsenso è solo Kim, protagonista delle sequenze migliori sia di Breathe che di Something Beautiful, specialmente nel momento in cui annichilisce Howard e il suo tentativo di levarsi dalle spalle il senso di colpa per la morte di Chuck utilizzando tra tutti proprio Jimmy, l’anello più fragile tra i coinvolti.

La lettera personale di Chuck, che poi verrà fatta leggere all’interessato, è il seme di un terrore annidato in Kim, la paura di vedere Jimmy ancora ferito e nuovamente prono agli errori del passato. Quando poi il messaggio di Chuck è di semplice, finta benevolenza, il suo pianto sofferente ci fa stringere il cuore: vi è una profonda crisi identitaria in Kim, tra l’incapacità di metabolizzare l’idea di un’espansione di Mesa Verde, il terrore di pensare in grande, e la consapevolezza che non potrà proteggere Jimmy per sempre, al di là della volontà di costruire un rapporto solido – nella sequenza su Mesa Verde è notevole la scelta registica di far vedere l’occhio di Kim attraverso i modellini.

L’idea di illusione e apparenza lega tutti i protagonisti, dalle illusioni di Kim sul suo futuro con Jimmy alla cruenta messinscena successiva alla morte di Arturo – è una scena di impatto quasi quanto quelle con protagonista Kim, per motivi diversi – passando per il piano ordito da Jimmy per sostituire la statuina dallo scaffale di Mr. Neff con una copia pressoché identica. A piano concluso, dopo una sequenza tragicomica e grottesca, Jimmy e Ira nell’ombra della notte sembrano quasi Slippin’ Jimmy e il suo socio Marco, se cadete nell’illusione.

L’unico che si sottrae momentaneamente alle macchinazioni e dimostra costante pragmatismo è Mike, solido appiglio nel gioco di potere tra Fring e i Salamanca e nella traballante situazione personale di Jimmy e Kim. Mike non accetta nulla che non sia alla sua altezza, ma soprattutto non si premura di dare giudizi morali, esprimendo cordoglio per Jimmy senza tuttavia farlo tornare sulla retta via, distogliendolo dal suo piano avventato.

Come sempre, in Better Call Saul è tutto un meccanismo di costruzione e rapida distruzione, osservato da diverse, interessanti prospettive. I netti tratti caratteriali dei personaggi sono una costante solida a prescindere dai momentanei squilibri che inducono l’illusione di un cambiamento. A complemento, la sensazione che si stia convergendo verso lo status quo di Breaking Bad ci fa osservare con macabro piacere l’introduzione di ognuno dei comprimari alla futura storia di Walter White, persino quella del serafico Gale Boetticher, mentre canta The Element Song.

Porcamiseria
  • 9.5/10
    Storia - 9.5/10
  • 9/10
    Tecnica - 9/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
9.2/10

In Breve

Due episodi di Better Call Saul che confermano l’alta caratura della serie, sia nei momenti dedicati al cartello dei Salamanca e alla guerra intestina con Fring, sia nei momenti più intimi delle vite tormentate di Jimmy e Kim.

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9.25/10 (4 votes)

Porcamiseria

9.2

Due episodi di Better Call Saul che confermano l'alta caratura della serie, sia nei momenti dedicati al cartello dei Salamanca e alla guerra intestina con Fring, sia nei momenti più intimi delle vite tormentate di Jimmy e Kim.

Storia 9.5 Tecnica 9 Emozione 9
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