AtypicalAtypical Season 1: una lieta sorpresa

Season Recap La stagione porta avanti le tematiche introdotte nel pilot, focalizzandosi prevalentemente su cosa la condizione di Sam abbia comportato per i componenti della sua famiglia e su come le cose inizino a cambiare con la sua decisione di trovarsi una ragazza.

7.3

Questa prima stagione di Atypical è stata, nel complesso, una piacevole sorpresa. Partita quasi in sordina, è composta di otto episodi della durata media di circa mezz’ora. Una durata strana, che colloca la serie a metà strada tra le serie tv classiche (intorno ai tre quarti d’ora) e le sit-com (sui venti minuti) e che contribuisce a creare qualche difficoltà di inquadramento per questo titolo.

Già dal primo episodio comunque viene data un’idea abbastanza precisa di quali saranno il tenore e le tematiche dell’intera stagione: il tentativo di Sam di trovare una ragazzala difficile situazione famigliare dei Gardner a causa anche della situazione del figlio, la condizione dei ragazzi affetti da autismo al giorno d’oggi.

La trama principale, ovviamente, rimane la ricerca da parte di Sam di una compagna. Una ricerca che diventerà presto la ricerca di una ragazza con cui fare pratica in attesa di potersi dichiarare alla persona cui lui davvero tiene, ovvero Julia, la sua terapista. Comprensibile, visto che è una donna matura (ben più delle compagne di scuola di Sam), esperta in autismo e che lo tratta come un suo pari.
Altrettanto comprensibile però che questa sia destinata a rimanere una grande illusione e che possa portare a molteplici problemi, sia nei confronti di Julia che delle altre ragazze.

Il desiderio di Sam di trovarsi una ragazza porterà a dei grossi cambiamenti all’interno della famiglia

Grazie però a questo impulso a cercare di relazionarsi con l’altro sesso, finalmente dopo diciotto anni Sam comincerà ad avere un rapporto col padre, che finora non era mai riuscito a quanto pare a relazionarsi con questo figlio troppo diverso da quel che lui si aspettava, e proprio questo avvicinamento tra i due porterà l’uomo a intraprendere un processo di crescita e maturazione facendogli realizzare i suoi errori passati e spingendolo a migliorare.

Un simile percorso, pur se differente in modalità e scopi, verrà intrapreso anche da Elsa, la mamma di Sam.
A quanto pare, fin da quando gli è stato diagnosticato l’autismo la donna ha messo da parte se stessa e la propria vita dedicandosi esclusivamente al figlio. Sa come gestirlo quando c’è una crisi, ha lottato col mondo esterno per potergli fare accettare meglio Sam, ha modificato la sua stessa famiglia per aiutarlo. E se questo ha significato caricare di responsabilità la figlia minore allo stesso tempo lasciandola in secondo piano o addirittura mettere se stessa da parte per assumere solo il ruolo di supermamma, non importa.
Ma ora, con Sam che vuole una maggiore indipendenza e che si affida maggiormente al padre, Elsa si trova di fronte a una crisi personale: se non è più necessaria alla sua famiglia, che cosa le resta?
La classica crisi di mezz’età, qui giunta non per una questione anagrafica ma per un ritrovarsi senza scopo apparente per la prima volta da quasi vent’anni.
Un percorso che la porterà a mettere in dubbio molti capisaldi della sua vita, prima di trovare un nuovo equilibrio che però potrebbe essere tardivo.

Ma al netto delle evoluzioni della famiglia di Sam, dove comunque Casey rimane il personaggio migliore, come si era già intuito nel pilot, riuscendo a rimanere protettiva, giocosa e amorevole nei confronti del fratello malgrado quanto ciò abbia influenzato il modo in cui sua madre non la consideri, probabilmente una delle sorprese più gradite di questa prima stagione sono i comprimari.
Tre ragazzi che gravitano intorno a Sam e a Casey, tre personaggi diversissimi tra loro ma accomunati da qualcosa: non hanno pregiudizi verso Sam, riescono a portare dei punti di vista nuovi e freschi all’interno della famiglia Gardner e sopratutto sono personaggi positivi, che danno speranza per il futuro.

Abbiamo Zahid, collega di Sam al lavoro a Techtropolis. Un ragazzo di origini asiatiche, spigliato ed estroverso, ossessionato dalle ragazze e dal sesso. È uno dei principali punti di riferimento per Sam per quanto riguarda il mondo esterno, ed è realmente affezionato all’amico.

Abbiamo Evan, conosciuto nel primo episodio e che come ci si aspettava diventa il ragazzo di Casey. Un ragazzo anche lui particolare, molto gentile ed empatico. Anche se non avrà più momenti di grande confidenza con Sam come nel pilot, sarà lui a dire in faccia ai signori Gardner quello che tutti gli spettatori pensano dal primo episodio riguardo a Casey.

E poi abbiamo lei, Paige.
Una ragazza strana, un po’ secchiona e un po’ iperlogorroica, la notiamo cercare più volte di stabilire un contatto con Sam prima di venire compresa dal ragazzo. È interessata a lui, ne è innamorata, e resiste a tanto, a molto, per poter stare con lui. Si è informata, accetta i problemi del ragazzo, li sopporta e ci passa sopra.
Lo perdona quando sbaglia, ed è protagonista contemporaneamente del gesto più commovente della stagione, dello sfogo più straziante e del perdono più atteso.

La serie sembra trattare bene e con delicatezza le tematiche inerenti l’autismo e l’inserimento nel mondo esterno dei ragazzi autistici, anche se forse si estremizzano troppo spesso certe tendenze rendendo il protagonista quasi una versione giovanile di Sheldon Cooper.
Ma al netto di questa tendenza, e del generare a volte dei momenti comici che erano comunque attesi in una serie di questo tipo, questa prima stagione ha il grosso merito di far riflettere su una tematica che troppo spesso viene trattata di sfuggita o, più frequentemente, completamente ignorata.

Sia le difficoltà d’inserimento delle persone affette da sindrome di Asperger (anche quando sono ad alto funzionamento, come in questo caso), sia le difficoltà successive nel creare legami sentimentali, diventare indipendenti, farsi una famiglia.
Tutte questioni che solitamente interessano solo le persone direttamente interessate e che Netflix con questa serie pone anche al grande pubblico.

Questa prima stagione si chiude con tante questioni aperte, e trascina automaticamente lo spettatore verso la seconda.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 6.5/10
    Tecnica - 6.5/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.3/10

Summary

Questa prima stagione mostra le conseguenze che ha sul protagonista e sulla sua famiglia la decisione di volere una ragazza, e di acquisire quindi maggiore autonomia. Ci mostra le dinamiche all’interno di un nucleo famigliare di questo tipo, e le difficoltà che un ragazzo autistico incontra nella vita di tutti i giorni.
A volte si cerca un po’ troppo l’estremizzazione in stile Sheldon Cooper, ma nonostante ciò la serie si mantiene su un buon livello.

Porcamiseria

7.3

Questa prima stagione mostra le conseguenze che ha sul protagonista e sulla sua famiglia la decisione di volere una ragazza, e di acquisire quindi maggiore autonomia. Ci mostra le dinamiche all'interno di un nucleo famigliare di questo tipo, e le difficoltà che un ragazzo autistico incontra nella vita di tutti i giorni. A volte si cerca un po' troppo l'estremizzazione in stile Sheldon Cooper, ma nonostante ciò la serie si mantiene su un buon livello.

Storia 7.5 Tecnica 6.5 Emozione 8
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