Atypical1×01 Antarctica

Series Premiere Sam Gardner, diciotto anni, è affetto da sindrome di Asperger. E' un ragazzo autistico, con tutti i problemi del caso... ma questo non gli impedisce di andare a scuola, di lavorare, di avere un ottimo rapporto con la sorella o di desiderare di avere una ragazza. Questo pilot ci mostra la vita dei ragazzi come Sam, e delle loro famiglie.

7.2

Atypical è una serie la cui prima stagione è uscita lo scorso anno per Netflix. Si tratta di un prodotto molto particolare e, volendo, coraggioso: al centro della storia abbiamo infatti Sam Gardner, un ragazzo di diciotto anni affetto da sindrome di Asperger, e intorno alla sua figura ruotano i famigliari, la psicologa che lo segue, la scuola con i ragazzi che la frequentano, il lavoro e il suo collega\amico al negozio di elettrodomestici.

Sam, che cominciamo a conoscere in questo primo episodio, ricorda per certi aspetti un altro celebre personaggio televisivo, toccato però più lievemente da questa sindrome e dotato di un intelletto estremamente superiore: Sheldon Cooper di The Big Bang Theory, ma è molto più dolce, fragile e – se vogliamo – determinato dell’altro. Facciamo la sua conoscenza proprio quando rivela alla sua terapista che gli piacerebbe avere una ragazza, come fanno tutti gli altri, e lei lo incoraggia ad aprirsi agli altri e a mettersi in gioco, per potersene trovare una.

A volte mi piacerebbe essere normale.

E lui, malgrado le sue paure e i suoi disturbi, ci prova. Si impegna. Fa del suo meglio per poter interagire con gli altri e sembrare normale. Anche se indossa cuffie per attutire il rumore insopportabile dei luoghi affollati ed estranei dove può ritrovarsi ad andare. Anche se non sopporta i tocchi lievi, non è capace di mentire e potrebbe cadere preda di una crisi da un momento all’altro. Lui si impegna perché vuole poter fare di più, vuole diventare più indipendente, più libero. Più come tutti gli altri.

Scopriamo anche che la cosa che più gli piace è l’Antartide. L’Antartide e i suoi pinguini.
La cosa può lasciare perplessi all’inizio, ma sarà la voce di Sam stesso a farcene capire il motivo.
L’Antartide gli piace perchè non è quello che sembra, è un continente di acqua ghiacciato che però viene classificato come deserto per via delle scarse precipitazioni.

A volte quando mi sento solo immagino di essere su una distesa di ghiaccio, congelato, incapace di muovermi, ma sicuro.

La distesa bianca e silenziosa dell’Antartide gli trasmette pace e tranquillità, e gli stessi pinguini che la popolano vengono visti come simili agli esseri umani ma sostanzialmente migliori: infatti i pinguini restano insieme per tutta la vita, e questa è una grossa differenza rispetto a noi (e questo concetto non sarà fine a sé stesso ma verrà introdotto in un momento ben preciso dell’episodio).

Una delle cose più belle di questo episodio è il rapporto tra Sam e Casey.

Ma se Sam è il protagonista indiscusso della serie, i personaggi che lo circondano sono importanti quanto lui. A partire dalla splendida Casey, sua sorella minore, una ragazza che pare non socializzare troppo con gli altri ma essere al tempo stesso pronta a intervenire per fare ciò che ritiene giusto, come colpire una bulla a scuola subendone poi le conseguenze disciplinari. O difendere sempre e comunque il suo fratellone, quando in pubblico si comporta stranamente attirando attenzioni indesiderate.
Ecco, il rapporto tra Sam e Casey, per quanto breve sia stato l’episodio, appare già come un qualcosa di tenerissimo e toccante. Ci sono una complicità e un affetto tali da eclissare qualsiasi cosa, sia i genitori che la possibilità di sviluppi romantici per la ragazza.

Proprio i genitori invece sono un altro paio di maniche, e per ora mostrano principalmente come questa situazione possa mettere a dura prova un matrimonio.
Elsa, la madre, si occupa quasi esclusivamente di Sam trascurando la figlia, che con lei ha quindi un rapporto estremamente conflittuale. Inoltre è molto preoccupata sia da un futuro in cui Sam si ritroverà solo e lontano da loro, sia dal suo attuale desiderio di trovarsi una ragazza. E onestamente, per quanto a volte ci si ritrovi a concordare con la terapista bollandola come una mamma iperapprensiva e chioccia, si deve dare ragione anche a lei quando commenta che queste sono fasi critiche anche della vita di ragazzi comuni, e che sarà infinitamente più difficile per un ragazzo come Sam che non sa cogliere i sottintesi e ha dovuto imparare da zero le emozioni degli altri, per potercisi rapportare. La stessa terapista riporterà un dato sconcertante sulla percentuale di persone affette da autismo che si sposano, proprio perché trovano difficile comprendere queste relazioni.

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Suo marito, Doug, ha cercato invano di costruirsi un rapporto col figlio, combattendo con la delusione di non poterci avere una classica relazione padre-figlio. Si trova più a suo agio con la figlia, cui piace lo sport e che ha più punti di contatto con lui. Lei sembra vivere ormai in funzione del figlio bisognoso di cure e attenzioni, lui vorrebbe che lei allentasse un poco la presa e tornasse a pensare anche a loro due, i genitori. Sono comprensibili tutti i punti di vista, ed entrambi a momenti sembrano sfociare in posizioni estremiste che li rendono inaccettabili. Estremamente realistico, quindi, il tutto.

Dal trailer, che puntava molto sull’annuncio di Sam di voler trovare una ragazza e fare sesso, sembrava che questa serie potesse essere comica o comunque eccessivamente sopra le righe.
Invece ci ritroviamo tra le mani un pilot dove le risate nascono, amare, dalle situazioni in cui Sam appare più chiaramente fuori dal suo ambiente (come quando si sforza di sorridere). Un pilot che fa della delicatezza e della tenerezza il suo punto di forza e la sua bandiera, che mostra la fragilità e la dolcezza del protagonista, il suo splendido rapporto con la sorella, le tante crepe sorte nel matrimonio dei suoi genitori, il rapporto con la terapista e, onnipresente nei suoi pensieri, l’Antartico.

Io penso che ogni ragazza a modo suo sia carina. Come lo è un fiocco di neve in una tempesta nell’Antartide.

E ancora sono solo stati sfiorati i temi del suo inserimento a scuola, del lavoro, delle crisi.
Una tematica delicatissima come quella dell’autismo e dell’inserimento nella società delle persone affette da questa sindrome, trattata per ora in maniera convincente e commovente. Si comincia il pilot non aspettandosi granché, e lo si finisce col desiderio di divorare le puntate successive.

  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 8.5/10
    Emozione - 8.5/10
7.2/10

Summary

E’ difficile fare una serie sull’autismo e su come un ragazzo autistico si inserisca nella società, ed è ancora più difficile farlo senza cadere in stereotipi e senza esagerazioni. Da questo pilot sembra che ci siano riusciti, restituendoci un prodotto delicato e doloroso nel suo realismo.

Porcamiseria

7.2

E' difficile fare una serie sull'autismo e su come un ragazzo autistico si inserisca nella società, ed è ancora più difficile farlo senza cadere in stereotipi e senza esagerazioni. Da questo pilot sembra che ci siano riusciti, restituendoci un prodotto delicato e doloroso nel suo realismo.

Storia 6 Tecnica 7 Emozione 8.5
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