Arrow6×08 Crisis on Earth-X, Part 2

Un secondo episodio che diverte e incuriosisce, nonostante non convinca completamente, in vista della seconda e, si spera, più intensa metà del cross-over CW.

6.3

Tipicamente, i capitoli centrali di una qualunque storia sviluppata su più episodi sono i più delicati, dovendo reggere sulle proprie spalle la mancanza di epicità del finale e di curiosità del prologo. Il secondo tassello di Crisis on Earth-X non fa eccezione, mostrando il fianco a diverse critiche pur rimanendo piuttosto godibile nel complesso.

La storia riprende immediatamente dopo il finale della prima parte, mantenendo un’organicità molto forte e dando così l’impressione di non stare vedendo un episodio di Arrow, ma una vera e propria storia a parte. I nostri eroi, oltre a leccarsi le ferite materiali – Cisco è in coma – e morali – non capita tutti i giorni di vedersi rovinare il matrimonio da un certo numero di nazisti, si rimboccano le maniche per scoprire la posizione e le intenzioni dei nuovi nemici: l’identificazione di questi come di provenienti da Terra-X pecca della superficialità che fin troppe volte abbiamo riscontrato nelle serie dell’Arrowverse negli ultimi tempi, così come fin troppo veloce e sbrigativa è la scelta di escludere alcuni personaggi per buona parte dell’episodio.

Recensione Arros s06e08

Kid Flash, pur non essendo uno dei personaggi più appetibili, viene allontanato con la scusa di proteggere Joe, Cisco – come si diceva – è in coma, parte delle Leggende non sono pervenute e metà del team Arrow si trova a Star City per gran parte del tempo, senza contare che fare un salto a chiamare Martian Manhunter a National City avrebbe potuto essere utile.
Sappiamo bene che si tratta di scelte di produzione forzatamente necessarie, ma se non vengono spiegate bene svelano il trucco e rovinano un po’ il gioco.

Fortunatamente i trailer ci hanno promesso il cast al completo (o quasi) per i prossimi episodi, per cui attendiamo con ansia.

Recensione Arros s06e08

Un’altra critica che si può portare è che si ha l’impressione, per quasi tutto l’episodio, di un avversario tutto sommato non particolarmente inquietante se non dal punto di vista emotivo: in fin dei conti siamo davanti a due metaumani (ok, una quasi invulnerabile, ma ha comunque una controparte ugualmente potente) e un arciere accompagnati da un buon numero di soldati che fanno da carne da cannone. Un po’ poco per impensierire davvero una squadra di supereroi che a ranghi completi risulterebbe composta da una ventina di individui, alcuni dei quali di potere non indifferente.

Il risultato, così, è un continuo dividere le forze con scuse più o meno plausibili e  diluire gli scontri con momenti di stacco un po’ forzati: se, infatti, nel primo capitolo era giustificabile il tempo dedicato ai rapporti interpersonali, in questo soprattutto le paturnie di Oliver appaiono decisamente fuori luogo. Gestita meglio, invece, la breve crisi emotiva di Alex, che dopo la notte di passione con Sara – sempre più a suo agio nel ruolo di mangiadonne – inizia a domandarsi se la scelta di lasciare andare Maggie a causa del proprio desiderio di maternità sia stata la più sensata, una domanda che è circolata più volte anche tra gli spettatori.

Elencati i difetti, però, possiamo anche affermare che l’episodio riesce comunque per buona parte del tempo a intrattenere: le scene d’azione – nonostante i suddetti ranghi ridotti – sono efficaci e vedere personaggi diversi interagire tra loro è sempre un gran piacere.

Così com’è stato un piacere rivedere in scena Colin Donnell nei panni del Tommy Merlyn di Terra-X, sebbene per un tempo piuttosto breve. Nella prima parte il Prometheus alternativo era stato catturato senza che gli venisse tolta la maschera, una scelta opinabile (catturi un nemico di cui non sai nulla e non lo smascheri neanche prima di imprigionarlo? davvero?) che era certo servita a preparare il terreno alla scena iniziale di questo episodio, ma che si è giocata così un cliffhanger molto appetibile.

Recensione Arros s06e08

Ma Part 2 ci regala, fortunatamente, un finale che alza la posta in gioco, separando gli eroi, mettendoli a rischio e, soprattutto, ponendo fuori gioco e a rischio della propria vita la più potente tra di loro.
Lo spiegamento in campo nel penultimo episodio del cross-over sarà così più equilibrato, avendo fuori gioco i veri e propri game changer.  Non dimentichiamo, infatti, che il problema dei personaggi estremamente potenti è proprio la loro mancanza di debolezze, che li rende spesso noiosi, se non adeguatamente gestiti: per questo, infatti, in questo episodio scopriamo un enorme punto debole di Overgirl – la Kara di Earth-X – che spiega non solo le sue difficoltà durante alcuni scontri, ma che fornisce anche una nuova motivazione e una maggior tridimensionalità a lei e al suo imprevedibile marito, Dark Arrow.

Recensione Arros s06e08

Interessante, a proposito, lo sforzo di Melissa Benoist di interpretare un personaggio negativo: certe volte non ci sembra pienamente credibile, ma il risultato è comunque migliore di quanto si potesse pensare, inclusa l’imprevista e imprevedibile alchimia con Stephen Amell.

In tutto questo ci chiediamo quali siano le vere motivazioni di Thawne, che non si decide a rimanere morto – sebbene stavolta indossi di nuovo il volto di Tom Cavanagh – e che facciamo fatica a credere essersi dedicato a un qualunque ideale, fosse anche qualcosa di abominevole come quello nazista.

Domande che, speriamo, troveranno risposta nel prossimo episodio, assieme all’integrazione di quei personaggi che non si sono ancora visti o che sono rimasti eccessivamente ai margini.

 

Porcamiseria
  • 5.9/10
    Storia - 5.9/10
  • 6.1/10
    Tecnica - 6.1/10
  • 6.9/10
    Emozione - 6.9/10
6.3/10

In breve

Pur con scelte di trama non sempre ottimali o non adeguatamente motivate, l’episodio riesce a intrattenere, divertire e, soprattutto, a stimolare la curiosità sull’evolversi delle vicende, sebbene pecchi nel far percepire la vera pericolosità dei villain.

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7.75/10 (4 votes)

Porcamiseria

6.3

Pur con scelte di trama non sempre ottimali o non adeguatamente motivate, l'episodio riesce a intrattenere, divertire e, soprattutto, a stimolare la curiosità sull'evolversi delle vicende, sebbene pecchi nel far percepire la vera pericolosità dei villain.

Storia 5.9 Tecnica 6.1 Emozione 6.9
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