Arrow6×01 Fallout

Dopo i pessimi ritorni di Flash e Legends of Tomorrow, il timore e la possibilità che anche la Season Première di Arrow si allineasse alla bassa qualità delle cugine erano alti, ma possiamo dire con un certo sollievo di essere stati positivamente sorpresi.

Il finale della quinta stagione si era concluso col maggior cliffhanger visto dall’inizio dell’intera serie, con l’esplosione di centinaia di bombe su Lian Yu mentre praticamente tutte le persone più care a Oliver cercavano di fuggire: ci si sarebbe aspettati di vedere le vicende riprendere esattamente da quel punto, ma Mark Guggenheim e Wendy Mericle hanno optato per uno spostamento del focus temporale di cinque mesi.

L’episodio inizia così nel pieno di una missione volta a evitare che un missile lanciato da Alex Faust (Dominic Bogart) colpisca Star City: il primo personaggio a comparire è ovviamente l’unico del cui destino avevamo certezza, lo stesso Green Arrow, ma di minuto in minuto ci vengono mostrati uno alla volta visi familiari che possiamo depennare dalla lista delle vittime di Lian Yu. Gli sceneggiatori, pur volendo fornire abbastanza velocemente lo status quo attuale, decidono di centellinare nel corso della première la scoperta delle sorti dei vari personaggi in gioco: ci vorrà quasi l’intero episodio per terminare l’elenco e, sebbene il trucco narrativo usato non sia esattamente dei più sottili, sortisce l’effetto voluto senza infastidire lo spettatore.

Se pensavamo di esserci liberati dei flashback, possiamo rassegnarci, almeno per questo primo episodio (e, qualcosa ci dice, anche per i futuri): finiti quelli relativi al passato segreto di Oliver, in Fallout vengono utilizzati per mostrare quanto effettivamente avvenuto su Lian Yu e, soprattutto, il legame tra quegli eventi e la situazione attuale; la ricaduta (il fallout, appunto) non solo delle esplosioni, ma anche di scelte fatte o subite dai personaggi. Per ora questi nuovi flashback non infastidiscono e adempiono a un compito, ma la speranza è che il loro uso finisca per essere sempre più raro nel corso della stagione.

Gli eventi legati all’aspetto prettamente supereroistico della serie sono abbastanza preliminari, volontariamente confusi e ben cadenzati: il tutto ruota intorno a una serie di attacchi che sembrano coordinati e guidati da Black Siren, la Laurel Lance di Terra-2: dopo l’arresto di Faust, è lei che si occupa di assaltare il commissariato di polizia e liberarlo, ed è sempre lei a guidare altri attacchi che, apparentemente, sono volti a colpire la polizia o addirittura Quentin Lance, ma che in realtà nascondono scopi più precisi che sicuramente verranno sviluppati nel seguito della stagione; Katie Cassidy sembra ormai pienamente a suo agio in questa versione dark del suo personaggio, anche se non dispiacerebbe vederla assumere qualche espressione facciale un po’ più varia.

È proprio Quentin una delle vittime del fallout di Lian Yu. Sull’isola si è trovato di fronte un doppione malvagio della sua adorata figlia defunta e, scopriamo, le ha sparato per salvare la vita a Dinah: un gesto che l’ha divorato fino al punto da rischiare di riportarlo tra le braccia dell’alcolismo; se questa piega ha un pericoloso sapore di déjà vu, fortunatamente lo svolgimento prende uno sviluppo più veloce e inaspettato: Lance, memore dei suoi errori passati, decide di chiedere aiuto proprio a Dinah per evitare di cedere per l’ennesima volta alla propria dipendenza.
Notiamo in questa e in altre scelte l’apparente volontà di mostrare allo spettatore che, dopo un certo numero di situazioni ripetutesi nel corso degli anni, ora si è pronti per andare avanti, imparando dagli errori fatti e dimostrando di poter gestire le situazioni in modo diverso: discorso applicabile non solo ai personaggi della serie, ma, speriamo, agli sceneggiatori stessi.

Un’ulteriore dimostrazione l’abbiamo vedendo quello che accade a John: apparentemente, e senza esserne inizialmente conscio, ferito durante una delle esplosioni, sembra non essere più in grado di rendersi utile in battaglia e inizia a fare un passo indietro, senza però dire il motivo al resto della squadra; una situazione che in altri casi sarebbe stata portata avanti per più episodi viene qui accelerata grazie a un confronto con Dinah, che si è accorta dei problemi di Spartan. L’argomento verrà sicuramente meglio approfondito nel corso della stagione, ma di nuovo l’approccio sembra piacevolmente diverso dal passato.

Parlando della nuova Black Canary, possiamo dire che  si dimostra all’altezza del ruolo: inserita un po’ a forza nella serie nella stagione precedente, aveva espresso qualche potenziale, ma ora inizia a muoversi come effettivo membro del gruppo e come vera erede di Sara prima e di Laurel dopo. Divertente l’incontro con Black Siren, in cui Laurel le dice che il nuovo outfit sarebbe stato meglio con delle calze a rete: per chi non lo sapesse, la Black Canary fumettistica indossa proprio calze a rete invece dei pantaloni a cui ci ha abituati Arrow.

Il maggiore e più importante cambiamento di questa nuova stagione, però, non riguarda Green Arrow, bensì la vita privata di Oliver Queen, che si trova ad affrontare la sfida più difficile e importante della sua vita: far da padre a un ragazzino di dieci anni che lo ritiene responsabile della morte della madre.
Oliver ha sempre, negli anni, cercato di non assumere sulle proprie spalle la responsabilità del destino altrui, preferendo in numerose occasioni la via della solitudine al potenziale rischio per l’incolumità dei suoi affetti: la stessa quinta stagione si era focalizzata in più punti sulla presunta debolezza residente nei suoi legami con altre persone e, ricordiamo, furono John e gli altri a costringerlo a non isolarsi.
Oggi Oliver si fa invece carico della responsabilità più grande, un figlio che non ha idea di come educare e proteggere: nei cinque mesi trascorsi, Ollie ha rispettato le barriere issate da William, lasciandolo soprattutto alle cure della tata che già si era occupata di lui e Thea, scelta fin troppo simile a quelle fatte dai loro genitori in passato e che sappiamo non essere certo l’ideale.
La svolta si ha quando Oliver scopre che William ha incubi in cui la minaccia è il padre: un colpo molto forte, che va a rafforzare un senso di colpa che, lo sappiamo, non manca mai la personaggio.

Anche in questo caso, però, abbiamo una nuova scelta narrativa e Queen si trova a confrontarsi con un inedito Slade Wilson in modalità mentore, come già in parte visto alla fine della quinta stagione, e che ben si adatta all’ex-nemico e ancora più ex-amico. È il dialogo tra i due, che si concentra su un aspetto che sarà sicuramente centrale anche nel seguito della stagione, a dare a Oliver la decisione e lo spunto per fare breccia nel muro emotivo costruito da William.

– Sii paziente, ma sii preparato.
– A cosa?
– A scegliere tra l’essere l’uomo che la gente ha bisogno tu sia e l’essere il padre che tuo figlio ha bisogno tu sia.

Tutto risolto? Sicuramente no, e sarà compito degli sceneggiatori non cadere in facili corsi e ricorsi delle stesse scene, ma le basi per fare un buon lavoro ci sono tutte.

Un’ultima menzione va fatta allo stato attuale di Thea, che mette il personaggio in una sorta di attesa che vedremo se e quando verrà interrotta ma, soprattutto, alla scena finale dell’episodio, che non menzioneremo, ma che a sua volta potrebbe cambiare in modo incisivo, se ben gestita, lo status quo complessivo della serie.

Un inizio di stagione sicuramente superiore alle aspettative, quindi, in cui ci vengono forniti i primi ingredienti per una buona evoluzione della serie verso un’identità più fresca e capace di raccontare qualcosa di nuovo: una buona ricetta non si ottiene solo con gli ingredienti, ovviamente, ma sono di certo un necessario punto di partenza.

giunti alla sesta stagione non hanno ancora imparato a mettere in sicurezza il covo. I HAVE NO WORDS #Arrow #6×01 pic.twitter.com/PRA1mx6MT1

— 🌈Vale➴ (@fel5_smoak) October 13, 2017

William rebel con lo zaino di Flash, palesemente sfidando la figura paterna di Oliver #Arrow #6×01

— Yle (@Nisy_94) October 13, 2017

https://twitter.com/EleOlicity/status/918864976848216065

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