Diciamocelo: siamo tutti bravi a criticare e a sparare a zero sul lavoro altrui. Noi ci abbiamo costruito un intero sito sopra, per dirne una, ma nel nostro criticare cerchiamo sempre di non dimenticarci che dietro c’è il lavoro di un sacco di persone, in primis quello creativo degli autori. Non sembra, ma il loro […]

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Diciamocelo: siamo tutti bravi a criticare e a sparare a zero sul lavoro altrui. Noi ci abbiamo costruito un intero sito sopra, per dirne una, ma nel nostro criticare cerchiamo sempre di non dimenticarci che dietro c’è il lavoro di un sacco di persone, in primis quello creativo degli autori. Non sembra, ma il loro è davvero un lavoro faticoso, specie quando il capo arriva e dice Ok, prendete il più grande romanzo giallo della storia della letteratura e fatene una miniserie. Al che tu autore, per immedesimarti, vai a casa e ti spari un colpo.

And Then There Were None Recensione Series Recap

Eppure, se c’è qualcuno che questo lavoro sa farlo generalmente molto bene, sono i cervelli della BBC, che in occasione del 125° anniversario della nascita di Agatha Christie hanno deciso di realizzare una miniserie in 3 episodi basata su And Then There Were None, da noi conosciuto come Dieci Piccoli Indiani. Un romanzo relativamente breve ma unico nel suo genere, adattato moltissime altre volte in altrettante forme (cinema, teatro e radio, oltre alla stessa tv) e che ha senza dubbio ridefinito il genere giallo/thriller. Nessun detective in arrivo a risolvere il caso e salvare la situazione, nessun arguto Poirot né nessuna Miss Marple impicciona: solo dieci persone – tutt’altro che innocenti – isolate dal resto del mondo e in balìa di uno spietato assassino.

La serie targata BBC ha avuto quindi l’arduo compito di adattare quel romanzo ai linguaggi narrativi del 2015, mantenendone però intatti i personaggi, le ambientazioni, le atmosfere. Un processo di ri-narrazione, questo, decisamente riuscitissimo, pur con qualche sbavatura.

Disclaimer: Benché si tratti di un romanzo del 1939, quindi tecnicamente ben al di là del pericolo spoiler, cercherò comunque di non svelare il colpevole. Cosa non si fa per i propri lettori.

And Then There Were None Recensione Series Recap

La trama in soldoni: dieci individui, sconosciuti tra loro, vengono invitati a cena dal signore e la signora U. N. Owen presso la loro tenuta sulla misteriosa Soldier Island – che con le diverse reincarnazioni della storia ha cambiato nome innumerevoli volte in nome del politically correct – , un’isoletta minuscola al largo delle coste del Devon. Mentre gli ospiti iniziano a fare conoscenza, taluni in maniera non proprio amichevole, i padroni di casa tardano a mostrarsi; finché, durante la cena, viene diffuso un messaggio audio in cui ognuno degli invitati viene accusato di un terribile delitto. Subito dopo, inizia la carneficina: uno a uno, i dieci invitati iniziano a morire e, contemporaneamente, iniziano a scomparire, come in un macabro gioco, le dieci statuette poste al centro della tavola da pranzo. L’isola è minuscola, poco più grande della villa stessa, perciò diventa chiaro in poco tempo che, a compiere questi efferati omicidi, è proprio uno di loro.

Senza dubbio, proprio per la natura del romanzo, nel rielaborare l’opera per l’adattamento al mezzo televisivo, l’attenzione massima andava data ai personaggi. Il risultato è a dir poco sopraffino: grazie a performance attoriali eccellenti, i dieci piccoli indiani prendono letteralmente vita dalle pagine del romanzo, ognuno con la propria precisa identità a rappresentare uno spaccato dell’umanità più contorta. Dalla giovane governante Vera Claythorne, accusata di aver lasciato morire il bambino che seguiva, al mercenario Philip Lombard, sulle cui spalle peserebbe la morte di 21 persone in Africa; dal giudice Wargrave, particolarmente dedito all’elargire pene di morte, all’omofobo detective Blore, passando per Emilly Brent, i coniugi Rogers, il dottor Armstrong, il playboy Marston e il generale MacArthur. Ogni personaggio con un preciso, terribile background – alcuni approfonditi più di altri per esigenze narrative – che in sole tre puntate ci viene fatto vivere attraverso flashback ben calibrati e dosati, portandoci fin quasi a simpatizzare per l’assassino, una sorta di autonominato boia che decide di calare sui protagonisti la scure di una giustizia tutta sua.

And Then There Were None Recensione Series Recap

Se con i personaggi è stato fatto un lavoro eccellente, sul piano autorale e su quello attoriale, lo stesso si può dire della regia e della fotografia: il dramma e l’ansia sempre crescenti sono resi alla perfezione da inquadrature intime, ristrette, dominate da toni freddi. Luci e ombre sono dosate alla perfezione, contribuendo a far vivere allo spettatore le stesse sensazioni di paura e smarrimento provate dai protagonisti. Meno riuscito, invece, risulta essere l’impianto espositivo: le ultime defezioni vengono risolte in tutta fretta, senza il dovuto pathos, a causa di tempi narrativi non propriamente calibrati. Se infatti il background dei personaggi risulta chiaro e approfondito, l’incedere delle vicende nel tempo presente avrebbe probabilmente potuto essere sviluppato in maniera più sensata nell’arco dei tre episodi.

Anche quando alla fine, effettivamente, non ne rimane nessuno, la risoluzione della vicenda risulta essere vagamente frettolosa, non dando tempo allo spettatore di godersi la rivelazione del carnefice e la soddisfazione nel vedere tutti i pezzi del puzzle andare al proprio posto.

And Then There Were None Recensione Series Recap

Al di là di queste “sviste”, che purtroppo non permettono di assegnare a questa miniserie il massimo dei voti, il lavoro fatto da Sarah Phelps e dal suo team di autori rende decisamente giustizia al romanzo, e se come me avete divorato il libro in una sola notte, di certo vi farete rapire dalle atmosfere inquietanti di Soldier Island made in BBC. Qualora, invece, ancora non sappiate chi si nasconda dietro alla strage dei dieci piccoli indiani, è giunto il momento di sfruttare il primo weekend di brutto tempo a vostra disposizione e immergervi in questo stupendo corollario di animi corrotti e personaggi sul filo della moralità.

4.5

 


 

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