American Horror Story8×09 Fire And Reign

Fire and Reign si muove in più direzioni, commettendo ancora dei piccoli errori, ma dandoci allo stesso tempo qualche spunto di riflessione. Ad un passo dal finale, sembra però che ci sia ancora molto da risolvere e spiegare.

6.3

Uno delle principali pecche di Coven era la mancanza di una posta in gioco. Dopotutto, in quella particolare stagione diverse persone sono state riportate indietro dai morti, e senza la morte non esisteva un vero e proprio rischio per le streghe – eccezion fatta per il tragico destino di Misty Day. Tuttavia, quando la morte non è permanente, importa davvero se vieni avvelenato, pugnalato o colpito dal partner cyborg dell’Anticristo? Non proprio.

Sfortunatamente per la congrega, Michael Langdon ha il segreto della “morte finale” a sua disposizione e nessun tipo di stregoneria può riportare ciò che è stato definitivamente cancellato dall’esistenza. L’invasione di Michael della casa della congrega ha quindi conseguenze reali, a meno che Mallory non sia in grado di attingere al suo potere e fare qualcosa che nessuna strega, stregone o Supremo abbia mai fatto e cambiare il corso della storia. Mallory ha però bisogno di tempo, i suoi poteri non sono ancora così forti, quindi questo stratagemma potrebbe essere utilizzato nel finale di stagione per ripristinare l’ordine naturale delle cose ed impedire a posteriori l’Apocalisse. Dopo la visione di questo episodio, sembra difficile che una persona che non ha ancora totalmente accettato e usato al pieno delle sue capacità i propri poteri possa addirittura viaggiare nel tempo per sventare la più grande tragedia dell’umanità. 

Nonostante qualche problema con lo sviluppo di Fire and Reign, l’episodio stesso ha molti aspetti positivi. Le scene con Mutt e Jeff sono ampie e si configurano come una divertente esagerazione della cultura della tecnologia. I due attori continuano sulla falsa riga della svolta comedy della scorsa settimana, ma questa volta sono un buon contrappeso agli aspetti più spiacevoli dell’episodio. Momento esageratamente divertente: Michael che inizia a programmare l’Apocalisse seguendo la trama di The Omen III. Billie Lourdsi rivela l’asso nella manica della stagione. La sua interpretazione è eccezionale e crediamo riesca a cogliere ogni aspetto della complessa personalità di Mallory, trasportando sullo schermo il giusto mix fra la sua paura e la sua voglia di riscatto. 

Ottima anche la regia, evidente soprattutto nel momento dell’attacco alla Congrega che per certi aspetti si muove a rallentatore dandoci la possibilità di capire chi effettivamente viene colpito dagli attacchi di Michael e Miriam, mentre per altri si concentra sulla visione d’insieme, mostrando rapidamente la devastazione dell’Anticristo.

L’episodio evidenzia ancora una volta il punto debole di Michael: il figlio di Satana non sa agire da solo.

Nel corso della stagione, Michael è stato più volte ritratto come una persona che alterna momenti di estrema insicurezza a momenti di infinita crudeltà, ma anche questo secondo aspetto è solamente la conseguenza di una guida che veglia su di lui e pian piano influenza e dirige i suoi desideri. Miriam in questo senso gioca un ruolo chiave anche se solo clone robotico. Lo stesso piano per distruggere il mondo non è frutto della malvagità di Michael, ma di Jeff e Mutt, che presentano a lui una lista di persone che rivestono un ruolo di fondamentale importanza per la stessa strutturazione dell’umanità e possono aiutarlo nei suoi piani apocalittici. L’arrivo degli Illuminati è un altro grande errore di una stagione che si era mossa più che bene nei precedenti episodi. Molto interessante la riflessione sull’importanza della scienza e su come non sia necessaria la magia per portare a compimento un’ “impresa” così grande, ma la scelta di inserire un elemento che fa gola alle masse e si è ormai radicato nella cultura popolare è a nostro parere un passo falso evitabile.

Michael è stato usato dalla gente per tutta la sua ascesa al potere. Tutti chiedono qualcosa, o vogliono qualcosa, o semplicemente hanno una direzione verso cui muoversi. Tutte le persone coinvolte hanno qualcosa da guadagnare dalla fine del mondo, e Michael semplicemente non riceve altri sbocchi per la sua rabbia e i suoi poteri. Persino la cooperativa mascherata e vestita di metallo vede la fine del mondo come un’opportunità per rendersi ancora più ricchi vendendo posti nei loro rifugi antiatomici.

L’episodio finale è una grande incognita. Dal piccolo flashback avuto nei primi episodi della serie si potrebbe dire che Cordelia sa bene come poter distruggere Michael, ma basterà un solo episodio per ricomporre tutti i pezzi del puzzle? Non ci resta che aspettare.

  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 6/10
    Emozione - 6/10
6.3/10

Summary

Il preludio al finale di stagione alterna momenti catartici a scelte stilistiche piuttosto discutibili rendendo difficile capire in che direzione si muoverà la serie nel suo ultimo atto.

Porcamiseria

6.3

Il preludio al finale di stagione alterna momenti catartici a scelte stilistiche piuttosto discutibili rendendo difficile capire in che direzione si muoverà la serie nel suo ultimo atto.

Storia 6 Tecnica 7 Emozione 6
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