American Horror Story6×01 Chapter One

Si alza finalmente il sipario sulla sesta stagione di American Horror Story: un ritorno alle origini sia del genere horror che della serie stessa, con citazioni alla prima storica stagione e a The Blair Witch Project. Un inizio insolito e intenso, che fa ben sperare per questo nuovo corso della serie.

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Alla fine, il mistero è stato svelato. O quasi. Una delle più geniali campagne marketing degli ultimi tempi in campo televisivo è giunta al termine con la messa in onda di questa attesissima season premiere. Ryan Murphy è riuscito a mantenere il segreto fino all’ultimo secondo – cosa che nemmeno alla Apple ormai riesce più – e soprattutto, da questi primi 41 minuti, pare aver mantenuto la promessa di qualche tempo fa: la sesta stagione di American Horror Story sarebbe stata qualcosa di totalmente diverso dal solito, e in effetti così è.

Attenzione: ci sono ovviamente spoiler. Parecchi spoiler. Non proseguite nella lettura se non avete visto l’episodio.

American Horror Story Roanoke 6x01 Chapter One

My Roanoke Nightmare

Si alza così il sipario su AHS: Roanoke (che pare essere il titolo ufficiale, stando alla pagina Facebook) e ci accorgiamo subito che ci stiamo muovendo su un terreno insolito. Basato su una storia vera, cita il primo fotogramma, catapultandoci in un finto documentario di quelli che potete trovare in seconda o terza serata su DMAX. La struttura narrativa di questa premiere è il primo elemento di rottura col passato: Lily Rabe (bentornata!), André Holland e Adina Porter interpretano i “veri” protagonisti della storia, mentre Sarah Paulson, Cuba Gooding Jr.e Angela Bassett ne interpretano le rispettive versioni fittizie, facenti parte della ricostruzione degli eventi messa in atto dal documentario ”My Roanoke Nightmare”. Mai come questa volta il titolo “American Horror Story” calza a pennello: la storia infatti si ispira dichiaratamente alla leggenda di Roanoke, molto conosciuta ed importante nel folklore a stelle e strisce (anche Supernatural l’aveva citata a modo suo), ma lo fa partendo dalle vicende di una coppia che si trasferisce in North Carolina dopo alcune traumatiche vicissitudini.

Sì, lo vedo quel sopracciglio che avete inarcato: la premessa è la stessa di Murder House – così come l’ambientazione “sudista” ricorda molto sia Coven che Freak Show, peraltro – e il richiamo alla prima stagione non si ferma certo lì. L’intero episodio è un ritorno alle origini, e non solo perché la storia di Roanoke era stata citata proprio nella prima stagione dalla stessa Sarah Paulson: questo Chapter One è un ritorno a quell’ansia, quella tensione e quel terrore che sono alle fondamenta dell’horror classico e che, prima che partisse per la tangente, avevano caratterizzato proprio lo stesso American Horror Story. Niente più inutile splatter, quindi, niente più esagerazioni a marchio Murphy: il tempo delle orge di sangue e della gente scopata a morte sembra quindi essere finito, per lasciare il posto a un horror più classico, forse più reale, che nonostante le piogge di denti umani risulta più vero del passato. Non è un caso che questa premiere citi in maniera nemmeno troppo velata un grande classico, The Blair Witch Project: un horror che più reale non potrebbe essere.

American Horror Story Roanoke 6x01 Chapter One

My brother married one jumpy bitch.

Uno dei grandi punti di forza di questa premiere, come sempre nella storia di American Horror Story, è il cast: sia i protagonisti reali che quelli fittizi sono resi alla perfezione dai rispettivi interpreti, che ne rispecchiano l’evoluzione nel tempo. Una su tutti, Lee, la sorella del protagonista: da una parte la badass Angela Bassett, dall’altra una bravissima Adina Porter costantemente sull’orlo delle lacrime, segno che qualcosa di molto più di un semplice video creepy nel sotterraneo dev’essere successo e dev’esserci ancora mostrato.

Se però gli attori dell’entourage di Ryan Murphy si confermano come sempre ad altissimi livelli, lo stesso non si può dire della scrittura dei personaggi. Probabilmente è troppo presto per giudicare – in fondo si tratta di un solo episodio, prendete tutto con le pinze – ma laddove il personaggio di Lee risulta già approfondito nelle sue forze e nelle sue debolezze, i due protagonisti Shelby e Matt sembrano ancora abbozzati. Ci viene detto, mai mostrato, che il loro è un amore profondo e sincero, ma lo vediamo da subito iniziare a cedere: dall’aborto – di cui nessuno parla più dopo i primi cinque minuti – alla mancanza di fiducia reciproca (Matt non dice a Shelby del maiale insanguinato e lei non gli confessa di volersene andare, per dirne un paio). Li vediamo entrambi vivi a raccontare davanti alle telecamere ciò che hanno vissuto, ponendo così fine alla classica strage di American Horror Story che prevede lo sterminio dell’80% del cast entro il season finale: si presume quindi che il fulcro emotivo della storia sarà la lenta, inesorabile separazione di una coppia apparentemente perfetta. Ma con una coppia così poco interessante, questo rischia di essere di gran lunga il punto più debole di questa stagione.

American Horror Story Roanoke 6x01 Chapter One

What’s next?

Fin dai teaser della campagna promozionale, il mistero ha avvolto questa sesta stagione e anche ora, dopo la messa in onda della premiere, lo stesso mistero rimane, spingendoci a fare supposizioni su cosa succederà d’ora in avanti. La storia di Shelby e Matt occuperà l’intera stagione? O, come ipotizzato da molti, la scelta dello stile mockumentary aprirà la strada al racconto di diverse ghost stories autoconclusive nell’arco della stagione? La mancanza della classica sigla e di titoli esplicativi per gli episodi potrebbero essere un indizio in quest’ultima direzione, mentre il cliffhanger finale suggerirebbe il contrario: toccherà aspettare le prossime settimane per saperlo, ma sembra proprio che questa sesta stagione abbia tutte le carte in regola, almeno per ora, per tenerci incollati allo schermo.

Certo, lo sappiamo bene: con Ryan Murphy, che ci ha abituato a inizi strabilianti per poi perdersi e svaccare inevitabilmente lungo la strada, questo significa poco o nulla. Ma questo ritorno alle radici – della serie e dell’horror come genere – è senza dubbio un ottimo passo nella direzione giusta. American Horror Story può ancora essere una grande serie, le basta seguire la propria strada.

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Note a margine

  • Anche altri membri del cast storico hanno fatto la loro prima apparizione in questa premiere: Kathy Bates nel ruolo della donna che tenta di affogare Shelby (e che la stessa poi investe), Denis O’Hare nel video misterioso e Wes Bentley nel ruolo di uno dei coloni. Mancano ancora all’appello Lady Gaga, Evan Peters e Cheyenne Jackson.
  • “Ritorno all’horror classico” significa anche un ritorno a uno dei più grandi cliché del genere, ossia personaggi che prendono decisioni stupide e autolesioniste: sentire rumori strani e andare a indagare o, come fanno notare nei tweet qui sotto, andare a fare un bagno. All’aperto. Di notte. Da soli. Però diciamocelo: il genere horror ci piace anche per questo.

https://twitter.com/giueck_/status/776453902824857600

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