Season Finale Nel rush finale verso il tragico epilogo, i riflettori di American Crime Story tornano per l'ultima volta su alcuni importanti protagonisti. Il mondo si è svegliato troppo tardi, e rimangono solo rimpianti, delusione e solitudine.

7.7

La linea temporale di American Crime Story si riavvolge in avanti, con un fast forward alle giornate successive alla morte di Gianni Versace, fino a quella di Cunanan. Il sipario cala con un episodio che finalmente dà il giusto spessore a tutti i personaggi coinvolti nella scia di sangue dell’assassino, curando con equilibrio le diverse prospettive.

Il velo dell’ipocrisia viene squarciato, tutti sono soli a confronto con il lato amaro della loro esistenza. Andrew Cunanan, con una storia già ampiamente sviscerata, è forse l’aspetto meno interessante del season finale, dove la parte del leone è affidata ai comprimari. Un Ronnie che sbatte in faccia alla polizia l’incompetenza nel trattare la comunità gay con un discorso magistrale, un Antonio d’Amico in conflitto aperto con Donatella e trattato come un paria, una Marylin Miglin costretta a fare i conti con la doppia vita del defunto marito.

L’aspetto sociale della vicenda e la percezione della comunità gay da parte di media, polizia e gente comune torna infatti in prima linea dopo un paio di puntate al margine, riportando in primo piano alcuni dettagli agghiaccianti. La foto segnaletica di Cunanan è un triste racconto nel racconto, insinua l’equazione omosessuale = travestito, confessando l’omofobia manifesta delle forze dell’ordine e della società del tempo.

L’unica sbavatura in questa morale, sempre puntualmente evidenziata anche negli scorsi episodi – si veda Don’t Ask Don’t Tell – è il rapporto tra Donatella e Antonio. Alcuni frammenti sono strazianti, specialmente durante il funerale di Versace, ma il sentimento di Donatella non sottende necessariamente l’omofobia che permea le altre parti della storia, anzi può essere semplice antipatia e senso di protezione per il fratello. Il tentato suicidio di Antonio è la conclusione fuorviante a questa storia, un tentativo malaugurato di romanzare oltre il limite.

L’anticlimatica fine di Andrew Cunanan, corredata anch’essa di elementi poco plausibili – un proiettore gigante e indubbiamente costoso, vestiti che gli calzano alla perfezione – acquista valore grazie alle persone che hanno interagito con lui, ma c’era da aspettarselo, visto come il suo personaggio sia semplicemente un coacervo di bugie e superficialità. Fa tristezza vedere come Modesto abbia deluso il figlio anche nel momento più critico della sua vita, un bugiardo seriale che dimostra come la menzogna sia nel DNA dei Cunanan, mentre Marylin Miglin, nella maestria del racconto di una storia per far fruttare un business, fa affiorare un sorriso dolceamaro: lei, contrariamente ad Andrew, è riuscita a riavvolgere e narrare il suo passato nel modo più efficace per fare affari, davanti alla telecamera.

Gianni: It’s not about persuading people you’re going to do something great. It’s about doing it.

L’epilogo di American Crime Story è un faro che illumina in parte le incertezze sulla solidità della stagione, mostrando Cunanan e Versace sotto quella luce che rende palese la linea di demarcazione tra i due: Gianni è l’unico che non ha ceduto alla superficialità di quello che sarebbe diventato il suo assassino, non gli interessa convincere gli altri del proprio valore, quando è sufficiente dimostrare di possederlo. L’immagine finale della stagione tuttavia è contraddittoria: Cunanan appare dimenticato, in un loculo come tanti altri, ma allora perché dedicargli un’intera storia da protagonista?

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 8.5/10
    Tecnica - 8.5/10
  • 7.5/10
    Emozione - 7.5/10
7.7/10

In Breve

Nel suo tragico epilogo, i riflettori tornano su molti dei protagonisti di American Crime Story: Versace. Si fa chiarezza su alcuni punti difettosi della narrazione, ma rimane il sospetto che questa ricostruzione sarebbe stata più efficace, se fosse stata raccontata con maggiore accortezza.

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7.7

Nel suo tragico epilogo, i riflettori tornano su molti dei protagonisti di American Crime Story: Versace. Si fa chiarezza su alcuni punti difettosi della narrazione, ma rimane il sospetto che questa ricostruzione sarebbe stata più efficace, se fosse stata raccontata con maggiore accortezza.

Storia 7 Tecnica 8.5 Emozione 7.5
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