Alex, Inc.Season 1 Recap: Il podcast è un affare di famiglia

Dopo aver finalmente scoperto alcuni dei temi del podcast di Zach Braff, assistiamo al finale della storia di un uomo che decide di mettersi in proprio in un campo rischioso, ma che sembra riuscire in ciò che fa senza tutti gli ostacoli che l'imprenditoria di solito si porta dietro. Investitori entusiasti, picchi di ascolti, abbracci a tutti e un successo trascinante senza troppe difficoltà che ci sembra un po' lontano dalla realtà.

7.0

Tempo di tirare le somme. Alex Inc. La nuova serie di Zach Braff, meglio conosciuto per Scrubs,  è finita e, da un paio di episodi, finalmente del podcast sappiamo almeno che, fra i temi che tratta, c’è anche un caso di Roonie. Poi nessuno sa con certezza quanto altro producano/vogliano produrre per il resto per sopravvivere, ma intanto abbiamo un indizio.

Alex Inc. termina con la solita allegria e leggerezza che la fa essere un’ottimo prodotto per chi ha voglia di rilassarsi con qualcosa di poco impegnato. La giocosità degli episodi fra le gag che si susseguono, i protagonisti che cercano di incastrare lavoro e famiglia e i consigli di vita del saggio zio Eddie sono un mix che ci riporta indietro a serie come Tutto in Famiglia. Spezzoni di vita e lavoro che si concludono col più classico degli abbracci di famiglia.

Ma questa serie tv  non doveva raccontare della lotta di un uomo libero con il ben noto sogno americano di uscire dal sistema e di mettersi in proprio, crearsi il proprio business? La storia si ispira a Alex Blumberg, che lasciò il posto come produttore di This America Life per inseguire il suo sogno e fondare la sua compagnia di podcast, la Gimlet Media. Ed ecco che ad aiutarlo in questa difficile impresa ci pensa la moglie,  Nazanin Rafsanjani, che sembra ricollegarsi perfettamente al personaggio i Roonie. Le somiglianze non si fermano e, come racconta Blumberg stesso in questo breve video, come Alex Schuman ad un certo punto si trova ad avere due minuti per convincere ad un investitore (che non aveva nessuno voglia di ascoltarlo) a finanziare il suo progetto. Però Blumberg specifica anche che non è stato facile, che è stata una lotta riuscire a trovare i fondi, qualcuno che credesse in loro ecc. Ed è esattamente questo l’elemento che sentiamo come assente in Alex Inc. Dove, nella realtà, ci sono sicuramente momenti di crisi e difficoltà legate anche al credere in se stessi o ai soldi, vediamo invece il nostro protagonista che sembra più preoccupato non su come investire il denaro o di quanto ne abbia, ma piuttosto di come dire alla moglie che l’ha usato. Per carità, possiamo osservare una crescita personale del protagonista, nel senso che cerca di migliorarsi per essere un buon capo e un buon padre. Ma queste sono tutte difficoltà legate sempre a lui come persona, non sembra possibile osservare dei veri problemi del mandare avanti un business così rischioso, anzi gli scogli maggiori sembrano essere cercare di incastrare ordinatamente tutte le interviste che hanno da fare e non farsi uccidere dalle invenzioni delle altre compagnie che lavorano nello spazio di co-working. Assistiamo in pochi episodi a un picco del podcast, che fino a poco fa sembrava una serie di registrazioni casuali, che si concretizza poi all’improvviso e ottiene ottimi risultati senza vedere gli sforzi che ci potremmo aspettare nel promuovere qualcosa di semisconosciuto. Certo, il formato da 20 minuti degli episodi non aiuta e se l’obbiettivo è far ridere bisogna mantenere questa atmosfera rilassata e giocosa, ma comunque se l’obbiettivo è anche mostrare le conseguenze sulla vita famigliare e lavorativa della decisione di mettersi in proprio è necessario mostrare anche momenti di difficoltà/insicurezza.

 

Quello che possiamo premiare però è sicuramente l’abilità nel disegnare dei personaggi divertenti, con piccole storie e passioni accattivanti che scatenano la voglia di sapere come quando e dove finiranno i loro progetti. Pensiamo soltanto a Ben (Elisha Henig) che si immerge in cose in ogni episodio, o Deirdre (Hillary Anne Matthews) che trova il coraggio per rifiutare la sicurezza offertale dal suo vecchio lavoro, e la furbizia nel riuscirci facendo anche un favore alla sua azienda. Roonie (Tiya Sircar) che sembra diventare una mamma molto più presente man mano che la serie prosegue, ed Eddie (Michael Imperioli) che comincia come totale menefreghista per poi diventare il saggio consigliere di Deirdre e Alex. E sicuramente uno degli intrecci meglio riusciti fra i personaggi è quello fra la madre di Roonie, Joya (Anjali Bhimani), e Alex stesso. Il momento in cui lei si apre con lui spiegandogli cosa è per lei l’ignoto (“ajana“) e, inavvertitamente, gli suggerisce il nome per la sua compagnia è uno dei pochi momenti in cui possiamo vedere davvero un cambiamento di atteggiamento nel nostro protagonista. Un momento di crescita non fine a se stesso, ma che si riflette nelle scelte successive e che da fiducia in quello che sta realizzando ad Alex.

Ajana è dove accadono le cose migliori

Questi piccoli dettagli sembrano essere la forza delle serie, ed è una caratteristica che ci fa ritornare con la mente a Scrubs e alla caratterizzazione a cui è riuscita ad arrivare, dopo tante stagioni, con personaggi come il Dr Cox o Carla. Purtroppo questo non sembra essere possibile per Alex Inc. perché la ABC pare non voler andare avanti con la serie (fonte).

Insomma, la serie tv sembra un prodotto allegro e accattivante, che ha l’aria di una bella variante per ingannare gli imminenti pomeriggi estivi di ozio. 10 episodi di gag con il classico umorismo di Zach Braff che ha comunque creato anche stavolta un buon prodotto collaborando con Matt Tarses.

Porcamiseria
  • 6.5/10
    Storia - 6.5/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 7.5/10
    Emozione - 7.5/10
7/10

In breve

Alex Inc. si conclude semplicemente, senza spiegare davvero cosa significhi affrontare le difficoltà del mettersi in proprio ma creando una serie gag e di personaggi diversi che rappresentano un bel passatempo. Insomma, un intermezzo leggero fra un impegno e l’altro per i SerialFreks che ci seguono.

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Porcamiseria

7

Alex Inc. si conclude semplicemente, senza spiegare davvero cosa significhi affrontare le difficoltà del mettersi in proprio ma creando una serie gag e di personaggi diversi che rappresentano un bel passatempo. Insomma, un intermezzo leggero fra un impegno e l'altro per i SerialFreks che ci seguono.

Storia 6.5 Tecnica 7 Emozione 7.5
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