19931×01 Episodio 1 – 1×02 Episodio 2

1993 non tradisce le aspettative e regala una season premiere col botto, letteralmente. Gli ingredienti che hanno reso celebre 1992 ci sono tutti, ed arriva anche Silvio.

0.0

Sono passati due anni dalla messa in onda di 1992, la serie italiana che ripercorre gli anni cruciali di Tangentopoli, e che si presentava, quantomeno nella prima metà della serie, come il racconto romanzato di quello che era stato il crepuscolo degli dei della politicanza e dell’imprenditoria italiana. La scacchiera ha visto cadere puntata dopo puntata, sotto i colpi di un Di Pietro superstar, alfieri, pedoni, e torri del sistema su cui Mani Pulite ha puntato una luce talmente forte da ridurre in cenere semidei che sembravano intoccabili.

1993 inizia con un monologo di Leo Notte (Stefano Accorsi) in una stanza dell’hotel Raphael di Roma. Da quell’hotel, sotto una pioggia di monetine tirata dalla folla che manifesta li di fronte, sta per uscire il re a cui Super Tonino sta cercando di fare scacco: Bettino Craxi. In realtà la presenza di Leo in quell’hotel è giustificata da Silvio Berlusconi che era in visita proprio a Craxi. È in questo momento che il focus di tutta la serie sembra spostarsi, da un dio morente a un titano nascente. Perché oramai Notte ha un solo chiodo fisso: convincere il cavaliere a candidarsi alle politiche del ’94. La sua storyline, almeno per questi primi due episodi, è per un buon 60% incentrata proprio sul suo rapporto con Silvio, reso magnificamente da Paolo Pierobon in una recitazione per nulla caricaturale, che restituisce la paciosa, brillante, ed elegante presenza che da sempre contraddistingue il Cavaliere.

“Notte, com’è che mi stai sempre attaccato al culo? Manco c’avessi la figa!” – Silvio Berlusconi –

Quando Leo non è impegnato in politica se la spassa con la nuova ragazza (Laura Chiatti) che è però la vedova, ignara, del poliziotto corrotto che lo ha minacciato per tutto il ’92 e che ora riposa col cranio fracassato nel cantiere della nuova clinica dei Mainaghi. SPOILER: alla fine di questo episodio troveranno il cadavere, e lì saranno cazzi amarissimi.

Dato che 1993 nasce da un’idea di Stefano Accorsi forse quest’ultimo si è fatto prendere un po’ la mano, visto che è stata inserita un’ulteriore sottotrama in cui lo vediamo adolescente a Bologna, in un bellissimo bianco e nero mentre, dopo un fortuito incontro con un giovane Massimo d’Alema, entra in una spirale di violenza che finirà con un processo a sue spese e il suo migliore amico ucciso a sprangate da un gruppo di neofascisti. Il giovane Leo è infatti un “mangiabambini convinto” (cit. del Cavaliere) e questa sua ossessione per Silvio prende connotazioni ancora più torbide.

Luca Pastore (Domenico Diele) continua nella sua lotta privata contro la sanità italiana. Il suo sistema immunitario è completamente azzerato dall’HIV, ma una piccola luce arriva da Eva, una ragazza che incontra ad un meeting per sieropositivi. In un breve incontro con Luca si spende una delle uniche due scene in cui appare Bibi Mainaghi (Tea Falco). SPOILER: Tea Falco ha imparato a scandire le battute. Pietro Bosco (Guido Caprino) si becca due settimane di sospensione per aver sventolato un cappio in parlamento e si lancia in uno degli sport di cui i nostri politici sono maestri: sputtanarsi in storie di coca e trans che a momenti ci lasciano le penne.

Infine Veronica Castello (Miriam Leone), scintillante prima ballerina del Bagaglino, vuole sempre di più. Non si accontenta di raccontare da Marzullo (quello vero) come il suo compagno (Bosco, che nel frattempo ha cominciato a bombarsi la sorella di Veronica) l’abbia picchiata facendola abortire (quando invece lo ha fatto di sua spontanea volontà), ma vuole puntare più in alto, vuole il Maurizio Costanzo Show. Dopo essere uscita dal salone Margherita incrocia proprio l’auto di Costanzo un attimo prima che un’autobomba esploda dietro di lei travolgendola nell’onda d’urto. 14 maggio 1993, attentato di via Fauro. Le anticipazioni della prossima puntata ce la fanno vedere viva e vegeta, quindi stiamo sereni.

Nel complesso questa prima puntata è una degna versione 2.0 della stagione precedente. Un budget visibilmente più alto, una maggiore cura dell’immagine, una fotografia che diventa intimista, restituiscono un 1993 livido e cupo dove nessuno è pulito al 100%. Forse solo Super Tonino. Forse. Ad ogni modo il pregio principale di 1993 rimane intatto dal 1992: sbirciare tra le pieghe di una storia già scritta e nota se non a tutti, a molti. Siamo davanti alla stessa forma di voyeurismo perverso di Titanic o della trilogia prequel di Star Wars. Tutti sappiamo che la nave affonderà. Tutti sappiamo che Anakin diventerà Darth Vader. Ma vogliamo di più, vogliamo vedere come tutto questo succede, solo che qui cerchiamo la risposta a una domanda precisa: come ha fatto un gigantesco imprenditore composto al 99% di pessime battute a diventare il più longevo capo di governo dopo Mussolini?

4.5

 

Vota l'episodio!

Sei d'accordo con noi o avresti dato un voto diverso? Dai i tuoi porcamiseria all'episodio e dicci che ne pensi nei commenti!

1 Porcamiseria2 Porcamiseria3 Porcamiseria4 Porcamiseria5 Porcamiseria
Hanno votato questo episodio 6 lettori, con una media di 4,67 porcamiseria su 5.
Loading...

 


https://twitter.com/LittleLadyTerry/status/864576004668489729

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a 1993